Iniziamo con questo articolo un Focus a puntate sulla vita e, soprattutto, le opere del grande mangaka Masamune Shirow, autore di Ghost in the Shell.
La prima magia di Masamune Shirow
di Alberto Gallo
La prima magia di Masamune Shirow
di Alberto Gallo
Osaka, 1983. Sede della casa editrice Seishinsha. Il presidente Harumichi Aoki se ne sta comodamente seduto dietro la scrivania del suo ufficio, la testa percorsa da mille pensieri e grandi progetti. Di fronte a lui, dall’altro lato del tavolo, un ragazzo racconta la sua storia con il tono di voce colorato dal tipico timore reverenziale dell’educazione giapponese. È uno studente, si chiama Masanori Ota ed è nato a Kobe il 23 novembre 1961. “All’università ho conosciuto un ragazzo appassionato di manga - spiega - Talmente appassionato che non si accontentava di leggerli: li disegnava pure. Io, invece, non li conoscevo proprio. Al massimo avevo fatto qualche caricatura degli insegnanti sui quaderni di scuola o disegnato illustrazioni per il giornalino scolastico. Nel periodo delle elementari mi piaceva lavorare ad acquerello, ma senza prendermi troppo sul serio. Dipingevo spesso “en plein air” in montagna o in riva al mare, usando come riferimento complicati libri illustrati che non riuscivo a capire, mentre durante le medie e il liceo il disegno ha avuto sempre meno spazio nella mia vita, soppiantato dal judo. Quando il mio compagno ha iniziato a farmi conoscere i manga, sono rimasto folgorato. Anche a me non bastava leggerli, avevo capito che con un mezzo espressivo così forte potevo dire cose importanti. Insomma, volevo fare fumetti anch’io, per questo ho deciso di seguire il mio amico e collaborare con Atlas. È lì che sono nati i miei manga”.

Il debutto da professionista è rinviato ma la leggenda del Giovane Guerriero Masamune, l’artista destinato a rivoluzionare il fumetto fantascientifico, è già iniziata con Black Magic, il manga che fa colpo sul presidente Aoki e che compare per la prima volta su Atlas nel febbraio 1983. Anche se lo stile di disegno è ancora acerbo e debitore degli anni Settanta (“m’imbarazza un po’ vederlo ristampato ora, con la sua grafica vecchio stile”, scriverà un pudico Shirow in una successiva riedizione in volume targata Seishinsha), la trama contiene già diversi elementi che diventeranno il marchio di fabbrica dell’autore. In un’epoca remota, la civiltà umana esiste e si sviluppa su Venere sotto il controllo di Nemesis, un supercomputer concepito per accollarsi l’intera gestione governativa venusiana. Necessitando di agenti a difesa della propria amministrazione, Nemesis genera a sua volta altri computer autocoscienti e una nuova classe di biodroidi denominati “esecutori”, agenti frutto di manipolazioni genetiche addestrati fin dalla nascita ad esercitare le funzioni di governo. Anziché garantire l’ordine e condurre l’uomo all’utopia, però, le nuove entità scatenano violentissime lotte di potere finché la guida della Federazione Venusiana viene conquistata da Zeus, l’essere più evoluto tra loro, e i biodroidi vengono messi al bando. Temendo che il governo possa diventare troppo potente e mettere in pericolo l’esistenza del genere umano, Nemesis dà alla luce in gran segreto Duna Typhon, una strega dalla potenza distruttiva di quindici divisioni armate, e la affida a Goku, un uomo con sembianze scimmiesche, insieme ad una spada dai poteri devastanti. Quando Zeus inizia a manifestare sentimenti antiumani, Nemesis ordina a Goku di restituire la spada alla ragazza: Duna deve entrare in azione per fermare il genocidio dell’umanità messo in atto da Zeus.
Tra catastrofi planetarie, biodroidi impazziti, eroici soldati, ESP, spie e dirottamenti interstellari, Masamune Shirow semina l’opera di temi che diventeranno tipici della sua produzione. Evoluzione genetica, politica e intelligenza artificiale si mischiano a scienza e magia, aggiungendosi ai tanti nomi ripresi dalla mitologia greca, alla tradizione giapponese e agli elementi classici della fantascienza. Il giovane autore non ha paura a ribaltare i fronti, mettendo come protagonista una strega dalla parte dei buoni, unica salvezza per l’intero genere umano, e non si risparmia nemmeno nella descrizione delle caratteristiche tecniche e delle funzionalità dei biodroidi, come se fossero vere e proprie opere di ingegneria cibernetica. Un mix condensato in quasi 200 pagine che può soltanto dare vita a un lavoro originale, personalissimo, fuori da qualsiasi schema. Ma il racconto non è fine a sé stesso, non è soltanto una lettura nata per regalare un’ora di relax. Alla base di tutto c’è la riflessione, la filosofia. Ed è qui che Shirow si rivela subito un grande anticipatore, un autore capace di vedere lontano. Ben prima dell’avvento dell’era digitale, infatti, con Black Magic spinge sé stesso e il lettore ad interrogarsi sulla condizione dell’uomo moderno, schiavo delle macchine che lui stesso ha creato. E forse non esiste magia nera più grande di questa.
Continua con
- Focus: Masamune Shirow 2 - Appleseed
- Focus: Masamune Shirow 3 - Dominion
- Focus: Masamune Shirow 4 - Ghost in the Shell
- Focus: Masamune Shirow 5 - Orion
- Focus: Masamune Shirow 6 - Neuro Hard
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Ottima lettura complimenti.
RispondiEliminaInteressante approfondimento, grazie per la condivisione.
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