Recensione: Superman: Per il Domani

Azzarello e Lee per una grande storia
di Giuliano Scialpi

SUPERMAN: PER IL DOMANI
Autori: Brian Azzarello (testi), Jim Lee (disegni), Scott Williams (chine), Alex Sinclair (colori)
Formato: 312 pagine, colore, cartonato, 17x26, 31 €
Editore: Panini Comics

Il giusto preambolo alla serie Injustice, Gods among us è sicuramente Superman: Per il Domani, splendido capolavoro concepito e realizzato dalla coppia Azzarello/Lee. Ambedue le storie, infatti, anche se concettualmente slegate tra loro, affrontano il tema della più grande paura di Superman, quella di perdere le persone a lui più care e vicine, in primis Lois Lane; se nella prima serie questo timore si avvera e lo spinge sulla strada della perdizione con l’abbandono di tutti gli ideali che l’hanno sempre ispirato, nella seconda, affinché non possa verificarsi questa possibilità, ordisce un piano machiavellico che però gli sfugge di mano.

Sceneggiato come un’indagine su uno dei più grandi misfatti subiti dall’umanità (la sparizione di un milione di persone tra le quali l'amata dell'Azzurrone), la verità si dipanerà lentamente fino alla rivelazione finale tra una guerra civile in un non ben identificato paese mediorientale, le confessioni con un sacerdote affetto da tumore, una società segreta al disopra delle nazioni con mezzi illimitati e scopi sconosciuti. Un mix di introspezione ed azione ben calibrato che esplora i dubbi sulla propria persona e sui propri sentimenti di un Superman ormai lontano anni luce dal granitico personaggio creato da Siegel e Shuster, ma che comunque rimane l’emblema di ciò a cui dovrebbe tendere l’umanità. In questo volume si rivela ancora una volta il profondo legame di fiducia che lega Superman alla Justice League e soprattutto a quello che spesso gli viene iconicamente contrapposto a causa della sua personalità oscura: Batman. In realtà il vero antagonista in questa storia non è Equus, mercenario superpotenziato, né Zod che nel finale viene affrontato e battuto per l’ennesima volta, ma padre Leone i cui pensieri spesso si confondono con quelli di Superman ed anche lui scisso tra l’amore per l’umanità della sua vocazione ed i timori per la propria vita, minacciata da una malattia mortale alla quale vorrebbe sfuggire. Proprio questa contraddizione lo condurrà a compromessi immorali lavati definitivamente dal suo sacrificio finale, esattamente come Superman supera l’egoismo che lo aveva condotto, seppur inconsapevolmente, a sfuggire alle proprie responsabilità ideando un finto Eden nel quale rifugiarsi coi suoi affetti.

Un’altra imperdibile storia per la DC che non regge il confronto con la continuity della sua rivale Marvel ma che sa donarci preziosi spunti di riflessione come in questo caso.
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