di Gabriele Galli
THE DOLLHOUSE FAMILY - LA CASA DELLE BAMBOLE
Autori: Mike Carey (testi), Peter Gross (disegni), Vince Locke (chine), Cris Peter (colori)
Formato: 160 pagine, colore, cartonato, 17x26, 19 €
Editore: Panini Comics
Ogni desiderio ha un prezzo e l’orrore si nasconde in un giocattolo tra le mani
di una bambina di 6 anni...
La casa delle bambole scritto da Mike Carey (Lucifer, Hellblazer) e disegnato da Peter Gross (The book of
Magic, American Jesus) è una miniserie divisa nella versione originale in 6 numeri e qui raccolta da Panini in un solo volume. La protagonista è Alice, una bambina che riceve in regalo una piccola casa giocattolo con delle bambole al suo interno, con le quali ama parlare, rifugiandosi in questo dialogo per sfuggire ad una complessa relazione familiare che vive a causa di un padre
violento. Capita un giorno che le bambole rispondano a quei dialoghi ludico-infantili, invitandola ad
entrare proprio nella casa, Alice trova la situazione idilliaca, un contesto che riesce a farle dimenticare il grande mondo che la circonda. Ma all'interno della casa si nasconde un oscuro segreto che offre ad Alice la possibilità di
sistemare la relazione disastrosa dei suoi genitori al solo prezzo di non poter tornare più nel mondo reale.
Le dinamiche horror si sviluppano in una narrazione inizialmente molto lenta e prolissa, ma è importante
affinché tutte le ambientazioni siano costruite al meglio e si possano incrociare in un finale frenetico e
ricco di suspense; infatti The Dollhouse Family mescola l’arte e lo stile dell’epoca vittoriana col
mondo moderno, dove Peter Gross riesce con il suo stile ad essere perfetto per questo fumetto.
Nonostante ci siano tutti i requisiti per classificare La casa delle bambole come storia dell’orrore
(caratterizzata dalla presenza del maligno che cerca di emergere nel mondo reale), non possiamo non notare una
forte impronta thriller/investigativa in cui la protagonista percorre il suo viaggio di ricerca per trovare le
connessioni personali con la casa, sempre con lo scopo di salvare la famiglia che nel tempo si è costruita.
Mike Carey si conferma con questa storia un grande autore, capace di usare un linguaggio fresco
e moderno per esaltare la paura e le emozioni dei singoli personaggi.
Questo è un fumetto che non si limita a rappresentare l’eterna lotta tra il bene e il male, ma vuole esaltare
l’evoluzione emotiva della protagonista che trova l’iniziale felicità in affetti ingannevoli finendo per capire
che questa è sita nel sacrificio che genera redenzione verso “una seconda possibilità”.
The Dollhouse Family è già un altro pilastro che rinforza le pubblicazioni della Hill House, label DC Comics dedicato all'horror e curato da Joe Hill.
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