Recensione: Joker

Azzarello-Bermejo, ridente accoppiata
di Alessandro Neri

JOKER
Autori: Brian Azzarello (testi), Lee Bermejo e Mick Gray (disegni), Patricia Mulvihill (colori)
Formato: 144 pagine, cartonato, colore, 17x26, 17 €
Editore: Panini Comics

Se la storia comincia come nell’ottimo Segreti di Sam Kieth, cioè con la milionesima scarcerazione del Joker da Arkham, poi prende presto tutt’altra direzione. Il nemico più tosto e geniale di Batman stavolta non vuole machiavellicamente distruggere l’immagine dell’eroe, vuole più semplicemente riprendere il controllo del suo territorio e della malavita di Gotham City. In effetti, durante la sua assenza un numero incredibile di pesci medi e piccoli si sono spartiti i suoi averi e quindi il suo potere. Adesso il Joker può contare solo sulla sempre fedele Harley Queen, Killer Croc ed una mezza tacca, Jonny Frost, che altri non è il narratore che ci racconta in prima persona delle sue avventure accanto al Clown e della loro discesa all’Inferno.

Brian Azzarello (vincitore dell’Eisner Award per 100 Bullets) dà una vitalità nuova al Joker. Nella sua estrema violenza non può restarci quasi simpatico come in Segreti e non possiamo neanche compatirlo come nel capolavoro di Alan Moore The Killing Joke: possiamo solo ammettere che è un personaggio estremamente carismatico, impregnato di vizio e perversione e nella sua crudeltà, freddezza e lucida follia non può non affascinarci.

Non solo Harley e Killer Croc, ma anche Due Facce, Pinguino e Nigma, i “migliori” nemici di Batman sono tutti presenti, non manca proprio nessuno, ma servono ad Azzarello solo a mostrarci quanto il Joker possa essere potente, visto che devono tutti assecondarlo. Ma anche se sono costretti a ricoprire dei secondi ruoli, non è detto che non vivano di luce propria: l’autore dà loro dei tratti caratteristici unici e soprattutto ci pensa Lee Bermejo, il disegnatore americano di Reggio Emilia, a dare una visione grafica personalissima di ognuno di loro senza, però, tradire i vecchi lettori di Bats. Per non parlare poi della rappresentazione del Joker, che non può non ricordarci ad ogni inquadratura Heath Ledger, che ha prestato il volto al personaggio nel film Il cavaliere oscuro. Un caso però, visto che le prime bozze dell’artista sono precedenti alle riprese del film (uscito nel luglio 2008, alcuni mesi prima della prima pubblicazione di questo fumetto).

Una storia semplice, ma splendidamente costruita in una Gotham più angosciante che mai grazie alle matite di uno stupendo Bermejo (e ai colori della Mulvihill).
Un must per qualsiasi amante di buone letture, fan o non fan di Batman.
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