Recensione: Hawking

Hawking, l'Universo e tutto quanto
di Michele Miglionico

HAWKING
Autori: Jim Ottaviani (testi), Leland Myrick (disegni)
Formato: 304 pagine, colore, cartonato, 15x21, 23 €
Editore: Bao Publishing

Stephen Hawking fa ormai parte della cultura popolare e della cultura nerd grazie alle sue triviali apparizioni in serie televisive come I Simpson o The Big Bang Theory, e grazie a film e libri dedicati alla sua vita. Il fumetto non poteva essere da meno.

Lo sceneggiatore e divulgatore Jim Ottaviani ci racconta - tra le altre cose - che c'è stato un tempo in cui lo scienziato e la sua famiglia erano refrattari alla messa in scena delle loro esistenze e la conseguente violazione della loro privacy. La situazione si è poi evoluta abbastanza da permettere perfino la realizzazione di questo graphic novel con il beneplacito del biografato. Ottaviani racconta tramite il tratto autoriale (se ha ancora senso parlare in questi termini) di Leland Mirick la storia del fisico dal parto a... un punto recente della sua vita. Come approfondito nelle note finali, l'opera è stata realizzata prima della morte del cosmologo.

La caratteristica più convincente del lavoro è che non si tratta in alcun modo di un'agiografia. Non viene lesinato né limato alcun aspetto controverso della personalità e della storia dello scienziato, narrata in prima persona. Il suo carattere complesso, il modo in cui ha trattato le sue famiglie e contribuito ai suoi divorzi, le volte in cui ha scommesso su teorie scientifiche poi rivelatesi infondate, le critiche subite - fondate e infondate -, il dubbio che la sua popolarità dovesse troppo alla sua disabilità. A dispetto dell'americanicità degli autori, un certo humour anglosassone permea la carrellata, rendendo più leggera la lettura. Obiettivo sacrosanto, giacché un'altra peculiarità del libro è che s'impone di alternare la narrazione biografica alla divulgazione scientifica, intrecciandole nella maniera più coerente possibile. Del resto Hawking si è stagliato dalle figure dei suoi colleghi non solo per le sue teorie, non solo per la sua malattia neurodegenerativa, ma anche per la sua attività di divulgazione. Così come i suoi libri e i suoi documentari, le spiegazioni dei misteri del cosmo si leggono con meraviglia, anche se a chiunque di noi comuni mortali verrebbe difficile riportare ad altri che cosa ne avesse effettivamente capito, senza i giusti rudimenti di Fisica. Di contro, questo impianto è molto didascalico, in senso comune e in senso letterale per un fumetto. Quel che è certo è che è una lettura densa, un libro da risfogliare a mente fredda, che fa avvertire come ben spesi i soldi del prezzo di copertina.
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