Recensione: Il mostro di Firenze - Enigma senza fine

Il mostro di Firenze enigma senza fine
di Elio Marracci

IL MOSTRO DI FIRENZE - ENIGMA SENZA FINE
Autori: Giuseppe Di Bernardo (testi), Vittorio Santi (disegni e copertina)
Formato: 56 pagine, b/n, cartonato, 21x28, 20 €
Editore: Edizioni Inkiostro

Vicenda di cronaca nera molto intricata e complessa, il caso del mostro di Firenze, epiteto con cui ci si riferisce all'autore o agli autori di una serie di otto duplici omicidi avvenuti fra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze, resta tutt'oggi avvolto nel mistero.
Nel corso degli anni, sono sorte numerose teorie sull'identità del killer e sui mandanti delle stragi: dai compagni di merende, condannati per quattro degli otto omicidi del mostro, alla setta esoterica passando per un clan sardo.
C'è tuttavia un'ipotesi che viene spesso tralasciata: quella che vede un possibile serial killer solitario, un ex militare affetto da patologie sessuali, rimasto ignoto, al di fuori delle indagini o comunque sfiorato in maniera superficiale dalle stesse.
Proprio su quest'ultima tesi si basa il graphic novel Il mostro di Firenze - Enigma senza fine, scritto da Giuseppe Di Bernardo, matitista di Diabolik e creatore di serie a fumetti noir come L'Insonne (ambientato proprio a Firenze) e Cornelio e disegnato da Vittorio Santi.
Quest'opera, una storia di pura fantasia che non si basa su nessuna ricostruzione di atti processuali, è contraddistinta da personaggi avvincenti e ben caratterizzati e da una trama che, nonostante rimanga ben radicata nel contesto che l'Italia stava vivendo in quagli anni, ammicca ad atmosfere complottiste e ad una setta esoterica che avrebbe commissionato i delitti per i propri scopi.
Non viene privilegiata alcuna teoria in particolare ma anzi si tenta di mostrare un mix tra tutte le diverse ipotesi che si sono succedute nel corso degli anni. Ciò dà vita ad una narrazione concitata e verosimile anche se non è detto che quello che si legge è quello che effettivamente è successo.

Per quanto riguarda i disegni, le tavole di Vittorio Santi, caratterizzate da un bianco e nero netto e curate in ogni più piccolo dettaglio, rimandano a una vicenda torbida che ancora oggi, a distanza di anni, non è stata ancora del tutto chiarita.
Colpisce infine l'accuratezza con cui il disegnatore bresciano descrive la provincia toscana, riproponendo con molta fedeltà ambienti, abiti e mezzi propri del periodo storico in cui si svolgono i fatti e con cui rende tangibili le emozioni, spesso malate, del protagonista.

Alla luce di quanto scritto quindi, non possiamo esimerci dal fare un plauso a Rossano Piccioni che con le sue Edizioni Inkiostro ha pubblicato questo libro e consigliare la lettura di questo volume, di grande bellezza e dal forte impatto emozionale, sia agli appassionati di fumetti che agli amanti dei misteri d'Italia.
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