Recensione: Amazing Spider-Man 545

Quesada sfrutta Stracz
di Michele Miglionico

AMAZING SPIDER-MAN 545
Autori: Joe M. Straczynski e Joe Quesada (testi), Joe Quesada (disegni), Richard Isanove e Dean White (colori)
Formato: 36 pagine, colore, spillato, 17x26, $ 3,99
Editore: Marvel Comics

Quest'albo contiene la più discussa storia supereroistica dell'anno. Non si parla d'altro, sui siti specializzati. Gli autori si danno pubblicamente botta e risposta. Ed è difficile parlarne senza entrare nel merito della sua trama.
Si tratta dell'episodio finale della saga "One more day". Zia May è stata ferita a morte da un uomo di Kingpin, dopo la confessione pubblica della propria identità segreta da parte dell'Uomo Ragno. Il deus ex machina Mefisto gli ha proposto un patto: la salvezza di sua zia, in cambio del suo matrimonio. In queste pagine Peter Parker e Mary Jane Watson si confrontano sul più grande dilemma che potessero affrontare. Come vivere serenamente il proprio amore, se su di esso peserà per sempre l'ombra della madre putativa dell'Uomo Ragno? L'arrampicamuri sfugge dai sensi di colpa come un topo da un gatto. E la decisione verrà di conseguenza, con l'inaspettato e fondante contributo della sua consorte.

Prendiamo la storia di per sé. Il redattore capo della Marvel disegna con sentimento, ma la fretta lascia spazio a troppe ripetizioni e troppo buio, e lo scimmiottamento di Steve McNiven non riesce granché. Il noto colorista contribuisce bene all'atmosfera, pur essendo poco riconoscibile il suo tocco.
La professionalità di Straczynski c'è tutta, è uno sceneggiatore tanto abile da riuscirre a trarre pagine emozionanti anche da un pessimo soggetto - come aveva fatto con il raffazzonato "Sins past". La sua mano si vede nei dialoghi nervosi, nella toccante frecciata sulla figlia che i due coniugi non hanno avuto, o in una dichiarazione (discutibile) come quella per cui l'amore tra Peter e Mary Jane è talmente raro che "capita una volta in un millennio", un'iperbole in linea con la caratterizzazione dei personaggi che ha impostato sin dall'inizio della sua run. Che si conclude in questo modo agrodolce, con l'interferenza di Joe Quesada che delinea un nuovo status quo nelle pagine conclusive.
Si poteva concepire di meglio.
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