Recensione: Superman: Stagioni

Un superuomo per tutte le stagioni
di Giuliano Scialpi

SUPERMAN: STAGIONI
Autori: Jeph Loeb (testi), Tim Sale (disegni), Bjarne Hansen (colori)
Formato: 224 pagine, colore, cartonato, formato 17x26, 26 €
Editore: Panini Comics

Un piccolo capolavoro firmato Jeph Loeb e Tim Sale rivela l'umanità dell'alieno più famoso del mondo dei baloon: Superman!
Dopo l'inesplicabile e fallimentare esperienza di Planeta DeAgostini e RW Lion nel pubblicare le storie della blasonata DC Comics, ecco subentrata già da un anno la Panini Comics a proporre personaggi e racconti di una delle due storiche case editrici americane. Quindi finalmente si vedono arrivare puntuali nelle fumetterie di tutta Italia sia preziosi volumi brossurati e cartonati, che raccolgono storie autoconclusive, sia serie regolari nel classico formato spillato di Batman, JLA e co. In questa ampia offerta spicca una perla imperdibile per tutti i fan di Superman: Stagioni, firmato dai giganti Jeph Loeb (testi) e Tim Sale (disegni) con i colori di Bjarne Hansen ad impreziosire il tutto. Le tavole color seppia ad inizio volume ci inoltrano immediatamente in quella che sarà l'atmosfera intimista, malinconica e "vintage" dei quattro racconti dedicati a primavera, estate, autunno ed inverno. Questi si collegano tra loro a simboleggiare non soltanto le parabole ascendenti e discendenti tipiche di ogni vicenda umana, ma, in un finale di speranza, anche l'eterno ritorno del tutto.

La scelta stilistica di accompagnare gli avvenimenti narrati con le didascalie delle riflessioni di Jonathan "Pa" Kent, Lois Lane, Lex Luthor e Lana Lang, è quella adatta a delineare le avventure quotidiane di un personaggio mai così lontano dallo stereotipo dell'invincibile uomo d'acciaio. Si comincia con l'infanzia e l'adolescenza di Clark Kent nella cittadina di Smallville, circondato dagli affetti di genitori ed amici e dall'ambiente semplice della realtà contadina, tra la scoperta dei propri poteri e la nascente consapevolezza del richiamo alla grandezza ed alle responsabilità verso i bisognosi di aiuto (come non rievocare la frase che segna la nascita del concorrente Spiderman "da grandi poteri derivano grandi responsabilità").

Si continua con la maturità di un "uomo" che si assume il peso delle proprie scelte fino in fondo, ma che ha anche un attimo di sbandamento quando cerca di sottrarvisi e scopre che ormai non si torna più indietro. In autunno lo scontro col suo antagonista di sempre Lex Luthor (le cui velenose elucubrazioni infarcite di invidia e superbia dettagliano gli eventi) raggiunge il suo apice quando, per salvare la città, il kryptoniano sacrifica inconsapevolmente una sua aiutante, ed è costretto pertanto a fare i conti con la scoperta di non essere onnipotente o infallibile. Infine arriva l'inverno, che in realtà si rivela un nuovo inizio. La fiducia dei suoi cari, la riscoperta delle proprie radici da cui trarre nuova forza, gli consentono di affrontare le sfide del domani.

Disegni volutamente retrò, lontani anni luce dall'attuale realismo ipertrofico di supereroi tutto muscoli, e colori pastello semplici ed armoniosi, rendono indimenticabili quelle che si possono definire "favole moderne" e, in quanto tali, eterne.
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