Recensione: Preacher 1

Jesse Custer e un'opera essenziale

di Jose Maniette

PREACHER 1
Autori: Garth Ennis (testi), Steve Dillon (disegni)
Formato: 208 pagine, colore, brossurato, 17x26, 18 €
Editore: Panini Comics

Ci sono delle culture, delle religioni, con le quali si fa presto a cadere nella blasfemia. Come col divieto di mostrare il Profeta, ad esempio, come spesso ce lo ricorda tristemente l'attualità. E poi ci sono altre culture, altri Paesi in cui esiste ancora la libertà quasi totale di creare, anche se a volte dimentichiamo questo essenziale dettaglio e in altre occasioni bisogna alzare la voce per preservare tali conquiste. Garth Ennis ha avuto la fortuna di nascere in Irlanda, e anche noi siamo stati fortunati poiché abbiamo ereditato (tra le altre cose) un'opera come Preacher. Per molti, si tratta della serie più rappresentativa dello stile di Ennis, con un intelligente cocktail di sangue, violenza, irriverenza, humor nero, volgarità, imbastardito in un sarcastico western. Molti rimproverano a Garth il suo lato un po' manierista, la sua tendenza a stupire e scioccare il borghese con troppi effetti gratuiti, ma indiscutibilmente, Preacher è uno dei pezzi forti della leggenda del label Vertigo, quanto Sandaman o Hellblazer. Se qualche anno prima Rick Veitch era incorso nella censura per aver voluto mettere in scena Cristo in un episodio di Swamp Thing, stavolta i tabù esplodono e la religione subisce un attacco mordente, desacralizzata pagina dopo pagina, con un racconto intelligente e costruito straordinariamente bene. Il protagonista del titolo è un pastore dell'America del profondo Sud (il Texas), un certo Jesse Custer, il cui corpo è posseduto da un'entità nata da un rapporto carnale tra un angelo e un demone (Genesis). Con lui c'è una bella squadretta, con Tulip, un'ex-fidanzatina che se la cava allegramente bene con la pistola, e Cassidy, un simpatico vampiro originario d'Irlanda. Jesse ha un dono prezioso: la voce di Dio, alla quale nessuno può resistere. Qualche parola e chiunque deve obbedirgli. Pratico, no?

Uno dei temi principali dell'opera nel suo insieme è il viaggio, la ricerca, in particolare quella intrapresa da Jesse Custer per ritrovare Dio (in persona!) e chiedergli delle spiegazioni, per usare un eufemismo. Una ricerca che potrebbe anche essere interpretata come ricerca spirituale anche se qui il Creatore è in preda al panico, e pare abbia abbandonato l'umanità per rifugiarsi Dio (appunto) sa dove. Per Jesse è arrivato il momento di fargli pagare il male che ci infligge e (ri)metterlo davanti alle sue responsabilità. Ovviamente, sul suo cammino si ergeranno numerose insidie e forze contrarie, a cominciare dal Santo degli Assassini, un pistolero infallibile e inarrestabile. In modo abbastanza stupefacente, Preacher è anche una storia d'amore, tenera e appassionata, che si sviluppa in un mondo disperato e svuotato di qualsiasi senso, di ogni suo punto di riferimento metafisico e spirituale. In Ennis resta solo l'umano, talvolta l'inumano, nelle nostre reazioni, le nostre bassezze, il nostro quotidiano, un pantano inquietante e onnipresente nel quale bisognerà infilare le mani, ben a fondo, per estrarre una nuova scintilla di speranza.

Il disegno è affidato a Steve Dillon. Consideriamo l'epoca (la metà degli anni '90) per capire come ci si prenda gioco dell'hype del momento. Niente anatomie difformi, muscoli sporgenti e proporzioni torturate e assurde: il tratto è realista e secco, addirittura ultraprosaico, totalmente senza fronzoli, in alcuni punti potremmo dire anche stereotipato e troppo prudente. Dillon manca a volte di espressività nei suoi visi e non offre neanche uno straordinario dinamismo. Il suo stile può scoraggiare. Ma per fortuna si amalgama bene al tono di Preacher ed è un artista che si intende a meraviglia con Ennis, ma molti lettori resteranno comunque insoddisfatti. A parte questo, Preacher è un fumetto eccezionale, che dopo essere stato pubblicato da diversi editori in Italia, viene editato ora da Panini in un'edizione che dovrebbe trovar posto nella vostra biblioteca, se già non c'è.
Share on Google Plus

About ComicsViews

0 commenti:

Posta un commento