Recensione: Locke & Key 1

Paura & Mistero!
di Jose Maniette

LOCKE & KEY 1
Autori: Joe Hill (testi), Gabriel Rodriguez (disegni)
Formato: 160 pagine, colore, brossurato, 17x26, 15 €
Editore: Magic Press

Non vi diciamo nulla di nuovo, quando una serie a fumetti ha diritto ad un adattamento televisivo ci sono forti possibilità che numerosi nuovi lettori ci si precipitino sopra o, quantomeno, scoprano il suo universo. Ora che Netflix propone Locke & Key, un progetto più volte annunciato, bocciato, modificato, è probabile che chi non ha mai aperto un volume della serie (pubblicata da Magic Press) sentirà la voglia, o almeno la curiosità, di vedere di cosa si tratta. 
In pratica, si tratta di una famiglia, i Locke, che si installa, di forza, in un'elegante e misteriosa dimora del New England, a Lovecraft (il nome è già un indizio...). Di forza perché il trasferimento arriva in seguito all'omicidio brutale del padre e lo stupro della madre da parte di un adolescente totalmente pazzo, compagno di liceo del più grande dei Locke. Quest'ultimo, Tyler, l'ha neutralizzato e sfigurato e ha ucciso il suo complice, cosa che gli crea un forte senso di colpevolezza, amplificato dai rapporti caotici che intratteneva col genitore deceduto (a volte desiderava la sua morte!). Dal canto suo, Kinsey. fa il possibile per non farsi notare e non diventare "la vittima di cui avere pietà", mentre il più piccolo della famiglia, Bode, vivrà un'esperienza metafisica oltrepassando una delle porte del maniero, uscendo dal suo corpo per vagare sotto forma di fantasma verso chiunque o qualunque cosa lui pensi. Il maniero, dunque. Porta il nome di Keyhouse, la casa delle chiavi. Perché è di chiavi che si parlerà in questa serie (e a questo ci arrivava qualsiasi novellino...).
Insomma, a quanto pare il padre, Rendell Locke, non aveva detto proprio tutta la verità ai suoi figli... Che il posto in cui è cresciuto presenta molti misteri, e non proprio gradevoli. Locke & Key, scritto dal romanziere Joe Hill, è un titolo che gioca molto sull'horror, la suspense, che rimescola le viscere, perché la narrazione è fluida, intelligente, svela il giusto per alimentare nuove piste, per comporre un mosaico vertiginoso in cui le rivelazioni e le cortine di fumo si susseguono.

I personaggi sono tutti segnati da ferite e dubbi che li rendono più umani. La madre si dà un po' troppo all'alcol, il figlio grande reprime una violenza che allo stesso tempo lo disgusta, Kinsey è totalmente perso, e il più piccolo è troppo giovane per essere preso sul serio quando scopre le premesse di un mistero insondabile. E sul fondo di un pozzo del maniero si trova una strana creatura che possiamo pensare essere stata un tempo una strega e che userà l'assassino dei Locke e il beniamino della famiglia per arrivare ai suoi fini e iniziare la riconquista di una serie di chiavi, dei passepartout che aprono del porte verso altrove, verso ovunque.

Gabriel Rodriguez al disegno è davvero ottimo. Prima di tutto, la sua composizione delle tavole a volte ci mostra delle prospettive veramente notevoli, e lo stile pulito e abbastanza realista è una buona scelta per fidelizzare più lettori possibili. Il maniero di Keyhouse diventa uno sfondo credibile, rappresentato con minuzia, e tutti i giovani eroi sono accattivanti e caratterizzati abilmente.

Locke $ Key crea rapidamente dipendenza, fa rabbrividire e riflettere. È una di quelle serie ancora non abbastanza conosciute dal vero grande pubblico e che va oltre l'ambito dei "comics" classici, per andare a sedurre gli appassionati di fumetti più in generale.
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