di Jose Maniette
ASCENDER 1
Autori: Jeff Lemire (testi), Dustin Nguyen (disegni)
Pagine: 136 pagine, colore, cartonato, 17x26, 18 €
Editore: Bao Publishing
Avete apprezzato Descender, di Jeff Lemire e Dustin Nguyen, e vi dispiace che la serie sia arrivata alla fine? Non siate tristi, è giunta l'ora fare la conoscenza di Ascender, che è un po' il rovescio della medaglia, il girone di ritorno del campionato, il Clark Kent nascosto sotto il costume di Superman. Ah, e se non avete letto niente in precedenza, sappiate anche che questo primo volume non sarà comunque difficile da capire. Insomma, tutti a bordo!
Un nuovo mondo si apre davanti a noi. Dopo gli eventi narrati in Descender #32, la scienza e la tecnologia sono quasi scomparse e la magia è di ritorno. I draghi rimpiazzano le astronavi, le bacchette magiche sostituiscono le pistole e i robot... che sono tutti spariti. In questo nuovo universo, una strana figura, sorta di strega cattiva e potentissima, impone il rispetto e chiede l'obbedienza, una certa Mother. Non dimentichiamo però la nostra nuova protagonista, Mila, la figlia di Andy (di Descender, quindi), ansiosa di fuggire ad un'esistenza troppo ristretta. Vive lontana da tutto, poveramente, e le sue giornate non sono sempre facili...
E poi tutto precipita quando la ragazzina si ritrova di fronte ad un cane robot che i lettori di Descender conoscono già, e che rappresenta una violazione inammissibile delle nuove regole del gioco, che obbligheranno Mila e suo padre a scappare, non senza dover passare all'azione e lanciarsi in una lotta per la sopravvivenza che è solo l'inizio!
I temi cari a Lemire cominciano già a far capolino, fin dall'ossessione per i legami familiari e una certa forma di candore e di purezza che può scaturire solo dalla gioventù. Gli adulti, invece, sono nella trappola delle promesse fatte in passato (il padre) o della loro vanità, il loro desiderio di dominare, la loro codardia (i giochini di Mother).
Dustin Nguyen è rimasto al suo posto di disegnatore, quindi non abbiamo nessuna rottura stilistica rispetto alla serie precedente. Sempre esaltato da belle pagine delicate ad acquerello, capace di evocare dei paesaggi affascinanti e freddamente ipnotizzanti, questo Ascender è un condensato di cose già lette in passato, di cliché diranno i detrattori, ma proposti con l'onestà innata e il dolce ritegno che caratterizzano lo sceneggiatore canadese. E quando si conoscono il talento col quale riesce a costruire pazientemente nuovi universi e la fusione perfetta che opera con Nguyen ai pennelli, possiamo solo scommettere su questo nuovo titolo, pubblicato a febbraio da Bao Publishing. E promesso, poco a poco, i legami che l'uniscono a Descender si stringeranno per la gioia di chi c'è fin dall'inizio dell'avventura.
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