Un ricco buffet
di Giuseppe Nieddu
FAME/HUNGER
Autori: AA.VV.
Formato: 52 pagine, b/n, brossurato, 21x30, 6 €
Editore: Lök Zine
Quando ci si trova di fronte ad un banchetto, di una cucina diversa da quella che siamo soliti assaporare, la curiosità di assaggiare un mix di sapori diversi, ci invoglia a partecipare.
Fame/Hunger è un'opera che soddisfa a pieno questa voglia. Come spiegato nell'introduzione, l'intento è quello di soddisfare la fame che prova la Lök Zine, casa editrice indipendente e coraggiosa (la stessa di Clay Brother, il cui autore è presente anche in questo volumetto), che sperimenta la visione di diversi artisti sul campo nazionale ed internazionale. Ma questa fame, è la stessa del lettore che ha voglia di assaporare qualcosa di nuovo.
Viene quindi proposta una raccolta di fumetti ricercati e slegati da schemi sociali. Potrebbe essere definito 'underground, ma il carattere non è tanto quello di ribellione e di controcultura, ma più di una visione diversa rispetto a quello che ci circonda. Il Fumetto è visto come mezzo espressivo, come questa arte richiede.
Le storie sono diverse l'una dall'altra, da tutti i punti di vista. Come ad un grande buffet, il lettore ha la possibilità di "assaggiare" pietanze diverse, provenienti da culture diverse e da diversi approcci all'arte. Il salato, il piccante, lo speziato, il dolce... vengono serviti tutti insieme ed il lettore non deve fare altro che sperimentare le letture, assaggiare ogni storia e scoprirsi a riflettere sulle pagine. A volte, come ad ogni assaggio, quello che si ha nel piatto potrebbe piacere oppure no. Dipende dai gusti. Dai punti di vista. Dalla propria filosofia di vita.
Quello che non deve mancare è la curiosità. È l'ingrediente essenziale per poter assaporare questa raccolta di opere di autori, Paesi e culture diverse.
Infatti le tematiche, gli stili, sia grafici che di scrittura cambiano, ma la voglia di continuare la lettura non viene mai a mancare, fino alla fine.
Possiamo affermare che il titolo rispecchia perfettamente il contenuto dell'opera, ma come ogni buon pasto, si fa in modo che alla fine ci alzi sazi, ma con la voglia di tornare, leggere altro di nuovo, assaggiare e continuare a sperimentare.
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