Avete sempre voluto sapere come lavorano i vostri artisti preferiti? Il modus operandi degli scrittori che vi fanno emozionare? Allora siete capitati bene, questo è l'angolo del Work In Progress, dove un autore vi spiega passo passo come ha realizzato una tavola, una sceneggiatura, alcune pagine...
Oggi abbiamo addirittura un trio di autori per un altro interessante Work In Progress per ComicsViews, che stavolta si occupa della nuova miniserie San Michele - I sigilli della folgore, pubblicata da Star Comics.
I due creatori del fumetto, Fabio Celoni e Adriana Coppe, ci forniscono qui la loro sceneggiatura delle pagine 9 e 48 del primo numero della serie ("Il borgo dimenticato", che abbiamo recensito) così come l’hanno data a Sergio Gerasi, l’artista di cui potete ammirare le tavole corrispondenti, scelte accuratamente dagli autori per incuriosirvi senza anticipare nulla.
Come sempre, basta fare click sulle immagini per vederle più nel dettaglio.
Fabio Celoni è uno dei disegnatori di punta della Disney (Topolino, Paperino, PK...) e della Bonelli, dove lavora su Dylan Dog ed è il creatore grafico e copertinista di Brad Barron (miniserie di Tito Faraci). In Star Comics ha creato con Andrea Aromatico una miniserie di successo, Nemrod, di cui ha realizzato anche le copertine, così come per San Michele. È ormai un autore completo, da quando ha sceneggiato storie di Nemrod e di Dylan Dog.
Adriana Coppe, ricercatrice scientifica a Praga, ha scritto due numeri di Nemrod e ha organizzato nel 2007 una mostra proprio su Fabio Celoni, realizzandone anche il catalogo, "Fabio Celoni e i misteri di Dylan Dog", edito da Tunué.
Sergio Gerasi ha illustrato migliaia di pagine, mettendo mano a quasi tutte le serie Star Comics (Lazarus Ledd, Jonathan Steele, Nemrod, Rourke, Trigger, Cornelio, Valter Buio), ma anche L'Insonne, John Doe e Harry Moon. Ha inoltre omaggiato Giorgio Gaber in G&G e realizzato da autore unico Le Tragifavole, entrambi per ReNoir Comics.
Ringraziando gli autori, vi auguriamo una piacevole lettura, proficua soprattutto per gli aspiranti sceneggiatori!
Work in Progress: San Michele 1, tavv. 9 e 48
di Fabio Celoni, Adriana Coppe e Sergio Gerasi
TAVOLA 9
Interno della macchina. In evidenza vediamo Puck, appoggiato sulla parte alta del sedile passeggero. Dietro di lui, vediamo Brian che tiene la “cloche” (che serve per guidare manualmente la macchina al posto dell’odierno volante) con tutte e due e due le mani, e guarda fisso e pensieroso la strada davanti a sé.
Puck: Squit?
Brian: Sì, anch’io ho fame, Puck…
2
Zoomiamo vero le mani del protagonista. Ora la cloche è tenuta con una sola mano, mentre l’altra indica una mappa olografica lì vicino.
Brian (FC*): Secondo gli ultimi dati ricevuti dal navigatore, tra poco dovrebbe esserci un paesino davanti a noi… almeno in TEORIA!
3
Vignetta più larga. PP di Brian, inquadrato di fronte, possibilmente dall’esterno attraverso il parabrezza, che guarda fuori, con aria preoccupata e gli occhi rivolti verso il cielo nuvoloso. Se lo inquadriamo dall’interno, dietro di lui, dal finestrino laterale, si intravede la pioggia che continua a cadere. Se vuoi, si tocca il mento con una mano, perplesso.
Brian: In PRATICA, per quanto ne sappiamo, potremmo anche aver preso la direzione opposta! Le meraviglie della tecnologia… esistessero almeno ancora le mappe su carta!…
4
Vignetta più stretta. Come da soggettiva di Brian, ma con la telecamera fuori dal veicolo. Un fulmine cade in lontananza e illumina l’area davanti, dove si vede un grumo di case a lato.
Rumore: CRACK
5
Di nuovo su Brian, questa volta dall’interno e da un’inquadratura leggermente laterale. Guarda verso l’esterno, entusiasta di quello che ha appena visto. Il gatto-ermellino invece si è un pò spaventato per l’ultimo fulmine, e si è raggomitolato dietro le spalle di Brian. Guarda verso fuori ancora un pochino incerto.
Brian: Ehi... hai visto, Puck? Delle case!
Brian (2): E quello sembra proprio...
6
Di nuovo una soggettiva di Brian, sempre dall’esterno, e questa volta un pò zoomata, in modo da inquadrare un edificio a lato strada, che sembra proprio essere un ristorante (si intravede una insegna vicino all’ingresso, ma è troppo piccola per distinguere che cosa c’è scritto). Per l’aspetto dell’edificio, potrebbe essere a due piani con tetto di tegole grezze, non molto spiovente. Potrebbe avere anche delle pietre a vista come decorazione all’esterno, e dell’edera rampicante intorno alle finestre che danno sulla strada.
Dida: “... un RISTORANTE!”
* FC = fuori campo
TAVOLA 48
Dettaglio. Il cielo cupo squassato da un fulmine.
Rumore: Craack!
2
Vediamo la signora Casamari sotto la serra (se entra nell’inquadratura, si vede che è stata riparata). La signora guarda il cielo, preoccupata.
Casamari: Mmm...
Rumore: BROUM
3/4
Allarghiamo, vediamo parte della fattoria, con la serra e le sculture davanti. Altri fulmini si stanno scaricando in lontananza. La scena è suggestiva e deve dare la sensazione del temporale incombente. La Casamari sta contemplando la scena, meditabonda.
Casamari (pensa): Un altro temporale. Starò rimbambendo, ma mi sembrano sempre più frequenti… per fortuna che ho riparato la serra.
5
Ci avviciniamo di nuovo, ma non troppo, e vediamo lateralmente la Casamari che si allontana dalla serra – veloce e decisa – verso un altro angolo della fattoria.
Casamari (pensa): Meglio chiudere dentro i cavalli e rientrare in casa!
6
La Casamari di spalle, che corre verso il retro della fattoria.
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