Recensione: Speciale Tex 6

Un treno da non perdere!
di Moreno Salsi

SPECIALE TEX 6
Autori: Claudio Nizzi (testi), José Ortiz (disegni e copertina)
Formato: 240 pagine, b/n, brossurato, 20,5x30, 8000 Lire 
Editore: Sergio Bonelli Editore

Il treno, primo protagonista di questo speciale datato 1993, è descritto nella prefazione come simbolo del progresso che avanza inarrestabile attraverso le praterie del West. 

E il punto di partenza di questa storia è proprio un convoglio che viaggia di notte trasportando un carico prezioso e con a bordo, per pura coincidenza, due ranger che faticano a dormire. Inaspettatamente, Tex e il suo storico pard si troveranno così ad inseguire una numerosa banda di fuorilegge e a dover smascherare un intricato e geniale piano criminale. Nizzi propone un’accoppiata Tex/Carson (la nostra preferita) in continua corsa contro il tempo, alla disperata ricerca dei banditi e del bottino; Tex appare infallibile, sempre lucido e molto determinato, al contrario di un Carson ritratto petulante, tonto e fiacco.

Nonostante un volume ricco di personaggi, non si avverte nella trama nessun passaggio confuso, nessun punto in sospeso; Nizzi mantiene il controllo della storia, gestendo in modo equilibrato e chiaro l'alternanza tra fuggiaschi e inseguitori. Il tocco di classe è l'accelerazione nel finale, dove tutto si risolve in maniera concitata, tesa, spettacolare e tragica, come se il ritmo della storia fosse saltato a bordo di una locomotiva in corsa.

Ortiz, verso il quale Sergio Bonelli dichiara ammirazione già nelle prime righe dell'introduzione, è un affermato disegnatore spagnolo. Il suo stile, fatto di personaggi ombrosi, delineati dai numerosi tratti che ne incidono i lineamenti, ricorda quello del compianto Joe Kubert. Tuttavia, se i primi piani sono il suo forte, Ortiz non è infallibile nelle inquadrature più ampie e complete, dove il disegno, nell'insieme, risulta approssimativo. Una lacuna aggravata dal formato gigante, dove anche i piccoli dettagli richiedono grande attenzione.

"La grande rapina" merita di essere letta e merita di essere apprezzata. Al suo interno si mescolano il più classico dei Tex con la più insolita delle sue avventure. Da non perdere... proprio come un treno!

Piccola nota: purtroppo è presente un errore clamoroso nelle ultime due pagine della storia.
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