Recensione: Morgan Lost 2

Seconda prova: superata!
di Emanuele Amato

MORGAN LOST 2
Autori: Claudio Chiaverotti (testi), Giovanni Talami (disegni), Arancia Studio (colori), Fabrizio De Tommaso (copertina)
Formato: 98 pagine, colore, brossurato, 16x21, 3,50 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

Secondo volume della serie new entry in casa Bonelli, Morgan Lost, che non perde colpi e anzi chiude ciò che aveva iniziato col primo numero in grande stile.

Chiaverotti porta una ventata di aria fresca nel panorama fumettistico italiano, donandoci una perla di rara bellezza e dalle tinte forti (non solo per le preziose tavole in tonalità di grigi e rossi). Un noir - che in realtà definiremmo thriller - dove la suspense è alle stelle e il sangue non manca.

Questo secondo numero, intitolato "Non lasciarmi", porta avanti le vicende narrate nel primo albo: come specificato nel volume, solo questi due albi sono strettamente legati, mentre i successivi saranno tutti autoconclusivi, pur seguendo una storyline di fondo. Morgan è sempre più perseguitato dai suoi ricordi e dal fantasma di questa serial killer che ricorda la sua Lisbeth, grande amore della sua vita.

La sceneggiatura di Chiaverotti è sempre impeccabile, la descrizione di eventi storici alternativi e/o mai accaduti rispetto a quelli che conosciamo (come la vicenda di Anna Freud), i flashback che rendono chiari ma allo stesso tempo lasciano intravedere, stuzzicando su cosa ci aspetterà in futuro sono sempre efficaci e mai superflui.

Villain. Per ora abbiamo un po’ di villain in giro solo menzionati, ma dalla chiara rilevanza per la trama oltre a quello presentato in questi albi: il famigerato Wallendream che nei due numeri è sempre citato facendone conoscere le "gesta", lasciando presagire un ruolo preponderante nella narrazione.

La storia è ambientata in una città cupa e claustrofobica, New Heliopolis, dove grattacieli immensi si scontrano con statue di antichi dei egizi, ricordando un po’ le imponenti statue di Gotham City. Se proprio vogliamo andare poi di spunti, memorie e citazionismi, non possiamo esimerci dal trovare analogie tra la casa nell’orologio di Morgan e quelle de Il Corvo di James O’Barr, ma come sanche pecificato da Chiaverotti e per chi ha letto anche solo il primo numero, i riferimenti cinematografici e fumettistici sono un elemento caratterizzante di questo nuovo fumetto della Sergio Bonelli Editore. Parlando di elementi legati alla Settima Arte non si può non notare quanto le tavole siano di chiara matrice cinematografica, espresse magistralmente da un Giovanni Talami che si supera sempre più, pagina dopo pagina.

Per ora le aspettative sono state tutte soddisfatte e a pieni voti. Un noir così mancava e finalmente ci è stato dato, con la speranza che il livello sia sempre così alto. Questo nuovo prodotto Bonelli ha tutte le carte in regola per diventare un classico a tutti gli effetti.
Non ci resta che aspettare il prossimo numero in uscita a breve, quindi restate sintonizzati e arrivederci al prossimo notiziario dei serial killer. Ricordate come dice Lindy Kiss: "I serial killer sono squali che si aggirano nella nostra città in cerca delle loro vittime".
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