Recensione: Nobody

Bilotta non delude mai
di Giuliano Scialpi

NOBODY
Autori: Alessandro Bilotta (testi), Pietro Vitrano (disegni), Aldo Di Gennaro (copertina)
Formato: 110 pagine, b/n, brossurato, 17x21, 3.50 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

Un pastiche letterario, una lunghissima cavalcata sulle ali dell'avventura più pura, questo ci propongono Alessandro Bilotta e Pietro Vitrano, rispettivamente scrittore e disegnatore del decimo numero della fortuata collana Bonelli "Le Storie". Un albo che in realtà è un omaggio alla letteratura di avventura splendidamente rappresentata da autori come Melville, Salgari, Conrad, Verne, e che sembra dare magicamente forma alle loro immaginifiche visioni, dai mostri marini alle giungle misteriose, dai pirati alle battaglie contro il colono bianco. Tutto questo grazie agli ottimi disegni in uno stile che ricorda le incisioni del periodo a cavallo di Ottecento e Novecento, il più fulgido dal punto di vista del fiorire della suddetta produzione letteraria. Ma Bilotta già dal titolo (Nobody, "Nessuno" in italiano) sembra volerci ricordare che le radici di questo anelito alla sfida dell'ignoto (che sia la natura selvaggia o il soprannaturale), sono da ricercare in uno dei più antichi testi mai scritti, il cui autore è ancora avvolto nelle nebbie del mito, l'Odissea. I piani di lettura sono duplici, come capita alle opere ben congegnate, il più superficiale si arresta al divertimento delle vicende descritte, ma a ben guardare in sottofondo si nota la vena malinconica di chi deve arrendersi di fronte all'inconsistenza dei sogni rappresentata da Molly, la moglie rapita del protagonista ed addirittura scopre che l'unica realtà certa è la morte, compagna fedele che ci cammina al fianco sempre discreta e mai maligna. Un albo che si legge tutto d'un fiato ma che non disdegna una seconda e più accurata lettura per poterne cogliere tutte le sfumature.
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