Recensione: Lanterna Verde 8

(E)venti di Morte
di Fabio Silvestri

LANTERNA VERDE 8
Autori: Geoff Johns (testi), Philip Tan e Doug Mahnke (disegni)
Formato: 48 pagine, colore, spillato, 17x26, 3,95 €
Editore: Planeta De Agostini

Si conclude la marcia d’avvicinamento al più oscuro evento di sempre in casa DC, con al centro Hal Jordan e le Lanterne. Un percorso che ha spinto i lettori a porsi dei dubbi sulla lealtà e la razionalità dei Guardiani dell’Universo, gli alieni "mecenati" delle Lanterne Verdi. E che ha mostrato le potenzialità degli altri Corpi generati dallo spettro emozionale ed il loro schieramento nella scacchiera predisposta dallo scrittore in attesa del grande evento. 

Il primo episodio consacra la pericolosità e le potenzialità dell’agente arancione, Larfleeze, in una storia penalizzata dalle imprecise matite di Philip Tan, tuttavia aiutato dal notevole lavoro dei coloristi di turno. D’altro stampo la seconda parte dell’albo, in cui Geoff Johns, coadiuvato da un eccezionale Doug Mahnke, si concentra su Mano Nera, sicuramente uno dei protagonisti più attesi del "La notte più profonda", ponendo le basi della sua nascita, crescita e consacrazione a villain di primo livello. 

Il duo artistico predilige una soluzione narrativa più intimistica, abbandonando le luccicanti battaglie a colpi di colore del ciclo precedente, per una storia che non sente la mancanza del protagonista della testata, merito dello scrittore e della sua capacità di trasmettere i valori morali dei vari protagonisti in poche vignette. Da segnalare, l’atmosfera che comunica questa storia, pregna di oscurità, tristezza, desolazione, in un ritmo crescente di eventi, culminanti con l’inizio dell’evento portante di questo 2010. La Morte è arrivata nell’Universo DC, in prima persona, e reclama ciò che ritiene sia suo di diritto: tutto.
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