Recensione: All Star Superman

Morrison omaggia il kryptoniano
di Jose Maniette

ALL STAR SUPERMAN
Autori: Grant Morrison (testi), Frank Quitely (disegni), Jamie Grant (chine e colori)
Formato: 304 pagine, colore, cartonato, 17x26, 30 €
Editore: Panini Comics

Torniamo ancora in casa Panini Comics per uno dei grandi classici della carriera di Grant Morrison, il celeberrimo All Star Superman, che è anche e soprattutto il racconto toccante ed emblematico degli ultimi giorni del personaggio, dodici episodi-testamento che abbracciano la leggenda di un eroe divenuto icona della cultura pop, riconoscibile a qualsiasi latitudine per il simbolo e i valori che rappresenta.

All Star Superman è fuori continuity e non aspira a riscrivere la leggenda dell'Uomo d'Acciaio, modificarne le origini o il prossimo futuro. Vuole semplicemente, e non è poca cosa, incantarci attraverso la fluidità e la serenità del racconto. Tuttavia, le notizie non sono per forza buone per Superman: una massiccia esposizione ai raggi solari (che in quantità "normale" gli forniscono i suoi poteri), durante il salvataggio di una spedizione scientifica, ha quasi condannato a morte il supereroe di Metropolis. Il suo organismo si sta spegnendo e i suoi giorni sono contati. Lex Luthor, alla base del piano diabolico che ha provocato tutto questo, è invece destinato alla sedia elettrica. Comunque l'atmosfera non è macabra, si riconosce addirittura una grande poesia in ASS, come quando Superman offre a Lois Lane, per il suo compleanno, un siero che le permetterà di avere i suoi stessi poteri per un'intera giornata. Ma una supereroina così carina provoca il desiderio di nuovi ammiratori, come Sansone o Atlas, due nerboruti che viaggiano nel tempo e hanno scatenato le ire del Faraone Atom-Hotep, e che obbligheranno Superman a fare gli straordinari al servizio del bene comune. L'avete capito, questi dodici capitoli si leggono come altrettante fatiche necessarie per Superman per poter entrare definitivamente nella leggenda degli eroi.

Nel menù troviamo anche un pezzo di kryptonite nera che fa impazzire Superman o, meglio lo libera da tutto l'armamentario del boy-scout, per farne una specie di versione negativa dell'eroe senza macchia e senza paura. A fronteggiarlo resta solo Jimmy Olsen... Trasformato in Doomsday? O anche un'assai curiosa intervista di Clark Kent che incontra Luthor nel braccio della morte, o il Parassita, che si nutre della forza superumana di quelli che gli sono fisicamente simili. Che banchetto con l'aura di Superman! Ma anche il dramma semplice e struggente di Jonathan Kent, il padre adottivo del nostro eroe, che, troppo indaffarato a combattere al fianco di versioni future del mito di Superman, non può salvare in tempo il suo benefattore. Senza dimenticare Bar-El e Lilo, i primi due astronauti del pianeta Krypton, tronfi della loro potenza, e Bizarro e il suo mondo assurdo, riflesso grottesco e contrario del nostro.

Grant Morrison si esprime senza porsi limiti e gioca con malizia col mito del personaggio. Tesse un florilegio di situazioni, incontri, che traggono la loro stessa essenza da quel che fa e farà la grandezza dell'eroe, la nobiltà e il coraggio di un Superman nondimeno umano e fragile, così dipendente dall'affetto di coloro che ha promesso di proteggere e che con ogni probabilità non gli sopravviveranno. Quitely è il disegnatore ideale per questa poesia supereroica, con un tratto morbido, chiaro, attraversato dalla luce pastello che il colorista Jamie Grant aggiunge con cura. Se All Star Superman non è un capolavoro assoluto, poco ci manca. Consigliamo di avere una bella edizione di quest'opera e Panini Comics ha fatto un lavoro lodevole da questo punto di vista. Indispensabile per quelli che desiderano lavarsi e purificarsi dal cinismo e dal sudore dei comic-book più recenti, con un bellissimo e grande Racconto. Necessariamente con la maiuscola.
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