Recensione: Action Comics 1000

Gli 80 anni di Superman
di Jose Maniette

ACTION COMICS 1000
Autori: Dan Jurgens, Peter J. Tomasi, Marv Wolfman, Paul Levitz, Geoff Johns, Richard Donner, Scott Snyder, Tom King, Louise Simonson, Paul Dini, Brad Meltzer e Brian Michael Bendis (testi), Dan Jurgens, Patrick Gleason, Curt Swan, Neal Adams, Olivier Coipel, Rafael Albuquerque, Clay Mann, Jerry Ordway, José Luis García-López, John Cassaday e Jim Lee (disegni), Norm Rapmund, Patrick Gleason, Butch Guice, Kurt Schaffenberger, Neal Adams, Olivier Coipel, Rafael Albuquerque, Clay Mann, Jerry Ordway, Kevin Nowlan, John Cassaday, Scott Williams (chine), Hi Fi, Alejandro Sanchez, Dave McCaig, Jordan Bellaire, Trish Mulvihill, Laura Martin e Alex Sinclair (colori)
Formato: 160 pagine, colore, cartonato, 17x26, 19 €
Editore: Panini Comics

Quando sei il primogenito della famiglia, il vantaggio è che raggiungi per primo la soglia incredibile e agognata dei mille numeri! Prima o poi sarebbe successo ad un comic book di supereroi di raggiungere le 4 cifre! Action Comics festeggia, quindi, la sua millesima apparizione e Superman soffia le sue 80 candeline (al momento dell'uscita americana dell'opera in questione).

Per questa occasione, abbiamo (negli USA) la scelta tra molte variant cover, in particolare una per ogni epoca del grande eroe DC Comics. All'interno, ritroviamo un po' di tutto, buono e meno buono. Sono solo brevi racconti che rendono omaggio al personaggio, a modo loro, con autori di qualità come Peter Tomasi, Louise Simonson, Dan Jurgens, Geoff Johns, Tom King, Scott Snyder o Paul Dini, e disegnatori di indubbio talento come Olivier Coipel, Jerry Ordway, John Cassaday, José Luis Garcia Lopez, Norm Rapmund, Curt Swan o Clay Mann.

In generale, si insiste sulla relazione che unisce Superman e i terresti: l'eroe ispira il meglio dell'umanità, ma a sua volta viene anche ispirato da coloro che salva e incontra ogni giorno. Questo viene chiarito particolarmente bene in diversi punti. Le prime due storie brevi (di Jurgens e Tomasi) sono anch'esse molto interessanti perché mettono l'accento sul nuovo statuto dell'eroe, uomo sposato e padre del piccolo Jon. Ormai ha anche lui una propria famiglia da difendere e sembra così aver guadagnato in maturità, facendosi volere anche più bene che in passato, se possibile.

Scopriamo un Superman che supera il proprio record di velocità per cercare di salvare una vittima che rischia di prendersi una pallottola in testa; o quando dà una bella lezione a un bad boy che aveva bisogno di esser rimesso al suo posto; negli anni '50. O in una discussione intima con Lex Luthor, che ricorda un episodio del comune passato che i due nemici hanno avuto a Metropolis. Questi brevi racconti attraversano le diverse epoche e provano a funzionare come rimandi ad ere passate, ma che contribuiscono - strato dopo strato - a formare quel che oggi leggiamo.

E, inevitabilmente, le ultime pagine sono quelle che introducono la nuova versione di Brian Bendis. Credete, in poche tavole scopriamo già la mano dello scrittore di punta degli ultimi anni della Marvel, in termini di dialoghi, con in particolare una running joke sullo slip visibile di Superman. Anche nel modo in cui mischia le carte, con l'inserimento di un avversario pericolosissimo à la Doomsday (o quasi...) Bendis mostra che ormai il campo è tutto suo e che è arrivato in DC Comics con i suoi difetti e le sue qualità di sempre. Jim Lee si occupa dei disegni, e, anche se le sue inquadrature e le tavole sembrano a volte fatte in modo automatico, i fan potranno comunque essere contenti di come hanno investito il loro denaro. 

80 anni, ma con ancora tanti e prosperi anni davanti a sé, Superman ci ricorda a che punto è indispensabile e leggendario. Buon compleanno.
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