Recensione: Hellboy 1

"Li odio quei fumettacci. Non mi fanno mai gli occhi giusti!"
di Alessandro Neri

HELLBOY 1
Autori: Mike Mignola e John Byrne (testi), Mike Mignola (disegni), Mark Chiarello, James Sinclair e Dave Stewart (colori)
Formato: 368 pagine, colore, cartonato, 19x28, 30 €
Editore: Magic Press

"Entrerò nel mondo del fumetto... Perché tutto quello che voglio fare in realtà è disegnare mostri. E non ci sono altri lavori in cui puoi disegnare mostri!"
Questo si prefiggeva un giovane Mike Mignola, sicuramente prima di sapere che sarebbe riuscito a fare molto più che disegnare semplicemente dei mostri.
Autore - non a caso - del primo "Elseworlds" della DC, l'eccezionale Batman: Gotham by Gaslight (Batman contro Jack lo Squartatore), il californiano più gotico di sempre era fin da piccolo un appassionato e studioso di leggende, mitologia, maledizioni e di tutta una letteratura horror e fantastica. Questo e la voglia di "disegnare mostri" non potevano non sfociare nella creazione di un proprio personaggio immerso in un proprio universo.

Con "Il seme della distruzione" vede la luce - in tutti i sensi - Hellboy. Quello che è destinato a diventare il più grande investigatore del paranormale al mondo, in realtà non è proprio di questo mondo. In effetti è apparso sulla Terra il 23 dicembre 1944 in seguita all'evocazione di un potente mago (di cui presto si scopre la vera identità) al soldo dei Nazisti e, come le sue fattezze possono suggerire, è un demone. Ma, grazie alle cure di uno scienziato che lo alleva come un padre, diventa un buon diavolo. E già nel 1952 è un agente sul campo del Bureau for Paranormal Research and Defense, dei servizi segreti un po' speciali.

Quello che viene oggi riconosciuto come il miglior erede di Jack Kirby chiese all'amico John Byrne, col quale aveva già collaborato in DC su World of Krypton, di scrivere i dialoghi per la prima miniserie di Hellboy, "Il seme della distruzione", appunto.

Ma per la storia breve (una quarantina di pagine) "I lupi di Saint August" Mignola va da solo, non ha più bisogno di Byrne e questa è la prima storia che scrive e disegna in solitaria. Qui Hellboy è chiamato nei Balcani per indagare sullo sterminio di tutti gli abitanti di un piccolo villaggio.

Ne "Il risveglio del demone" e nel suo seguito "Quasi un colosso" H.Boy deve affrontare in Romania i suoi peggiori nemici e tutta una serie di loro sgherri. Ma soprattutto questa è l'avventura in cui ci viene presentato il tormentato Roger l'omuncolo.

In "La bara incatenata" il figlio prediletto dell'Inferno scoprirà qualcosa di importante sulle sue origini. Come al solito tutto sembra scorrergli addosso, pare sempre che "Hellboy spacca!" come direbbe un famoso personaggio verde, ma in realtà quel che scopriamo in queste dieci pagine potrebbe avere importanti ripercussioni sul futuro di Hellboy.

Il rimescolamento di fatti storici con antiche leggende, i momenti di suspense, il gusto per l'azione e per le scazzottate, i silenzi e i non detti, personaggi dalla doppia natura, uno stile grafico assolutamente unico... Questo è Mignola, questo è Hellboy!
Per dirla con le parole di Alan Moore, "Hellboy è una gemma di taglio e lucentezza considerevoli".

In occasione dell'uscita del film reboot dedicato al nostro buon diavolo e a 25 anni dalla prima apparizione in un fumetto Dark Horse, la romana Magic Press porta in fumetteria e libreria questa edizione definitiva che presenta finalmente le avventure del Rosso in ordine cronologico e in solo sei volumi.
Inizia qui non solo un fantastico universo, inizia qui un capolavoro!
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