Recensione: Universo DC di Seth Fisher

L'eredità DC di Fisher
di Giuliano Scialpi

UNIVERSO DC DI SETH FISHER
Autori: John Rozum, J. M. DeMatteis e John Arcudi (testi), Seth Fisher (disegni), Chris Chuckry e Dave Stewart (colori)
Formato: 196 pagine, colore, brossurato, 17x26, 17,50 €
Editore: Lion Comics

Seth Fisher dopo la prematura, tragica e misteriosa morte avvenuta nel 2006 ad Osaka in Giappone, lascia in eredità ai posteri tre psichedeliche storie capolavoro riunite dalla Lion in un imperdibile volume dei "Classici DC". Il suo stile onirico è l'unico che si adatta alle trame impossibili che i tre sceneggiatori John Rozum, J. M. DeMatteis e John Arcudi imbandiscono rispettivamente per Flash ("Time flies"), Lanterna Verde ("Willword") e Doom Patrol (numeri 13 e 14). Perché impossibili? Perché giocano  con i concetti di tempo, inconscio, volontà, sogno o incubo, morte. Concetti che ci mettono di fronte ai nostri limiti umani ma che ci stimolano ad andare avanti nonostante le avversità, a superare le difficoltà perché questo è scritto nel nostro DNA o nella nostra anima: non arrendersi e cercare un senso al tutto. Questo è il testamento spirituale che emerge dalle storie egregiamente illustrate dal disegnatore e forse i protagonisti scelti sono quelli che più si attagliano alla sua indole. Personaggi che nascondono dietro una facciata di ironia (Flash), determinazione (Lanterna Verde) e disincanto (Robotman) un senso di insicurezza ed introspezione che mancano ad altri più monolitici, pensiamo a Batman o Wonder Woman.

Dunque, se nella prima storia un Flash perso nei meandri del tempo cerca di salvare l'universo dalla sua aberrante corsa verso la distruzione e si scontra con un nuovo villain, Anton Musenda, nelle vesti di un futuristico vampiro di energia che vuole solo sopravvivere alla sua malattia, nella seconda, uno sperduto Lanterna Verde si ritrova in un mondo dai tratti orwelliani dominato dalla casta dei "Capi" che tutto controllano e che si scopre nasca da una interazione della sua coscienza con quello che è contenuto nella Batteria del Potere che dà energia a tutti gli anelli del corpo. Infine la storia più struggente, quella di un uomo a cui non è stato concesso di morire che, chissà per scherzo di quale entità benevola malefica o neutrale, si ritrova a vivere nel passato per poter meglio comprendere come affrontare il futuro.

Tre punti di vista della nostra realtà che vengono dettagliati da ambientazioni assolutamente originali con personaggi e paesaggi che Hescher e Bosch avrebbero ammirato ed adorato.
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