Recensione: Le Cronache di Legione 1-2

Legione 2: buono ma non come il primo
di Giuliano Scialpi

LE CRONACHE DI LEGIONE 1-2
Autori: Fabien Nury (testi), Tirso, Mario Alberti, Mathieu Lauffray e Zhang Xiaoyu (disegni)
Formato: 112 pagine cad., colore, brossurato, 19,5x26, 14 € cad.
Editore: Panini Comics

Chi avesse adorato il capolavoro di Fabien Nury Io sono Legione non può perdere l'occasione di approfondire la conoscenza dei due fratelli vampiri andando a scavare nel loro oscuro passato grazie ai due volumi editi da Panini Comics de Le cronache di Legione, l'antefatto dell'adrenalinica spy story ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale.

C'è un po' di tutto in questi fumetti, ma proprio per questo sembra quasi percepirsi l'ansia dell'autore di rimanere all'altezza della sua prima opera. La storia è ben congegnata, ma non altrettanto ben raccontata perché i continui salti temporali costringono il lettore ad un grande sforzo di attenzione, se si considera che le vicende delle varie incarnazioni dei fratelli Vlad e Radu si intrecciano e non sempre si distinguono tra loro. Si può ben affermare che l'obiettivo di raggiungere ogni tipo di lettore è fallito perché solamente i veri appassionati ne rimarranno affascinati.

Eppure i punti di forza ci sono e sono tanti, dai disegni - per i quali è stata messa su una squadra davvero formidabile composta da Mario Alberti, Zhang Xiaoyu, Tirso e Mathieu Lauffray - alle variegate ambientazioni che spaziano dalla conquista spagnola del Nuovo Mondo, alla campagna napoleonica di Russia ed alla fine dell'Ottocento; dalla scoperta della vera origine dei poteri dei due, al colpo di scena finale; dalla rappresentazione dei sentimenti d'amore di cui divengono, nonostante tutto, preda questi immortali al sacrilegio commesso in suo nome (come non ricordare a questo proposito il nostrano Dampyr). Tuttavia si nota una mancanza di spessore dei personaggi secondari che non affliggeva l'opera originale e di sottecchi si intravede l'intenzione di portare avanti, seppur con artigianale maestria, un'operazione commerciale tesa a sfruttare l'onda del successo originale. Luci ed ombre di un fumetto che non accontenta i palati più fini ma che vale la pena di leggere per poter capire (qualora se ne sentisse il bisogno) i retroscena di una storia davvero originale.

Da sottolineare gli omaggi ai primi autori di racconti di vampiri, Stoker e Polidori, nonché il finale aperto che suggerisce ulteriori capitoli a venire.
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