Recensione: Spider-Man 490

C’è un nuovo cattivo in città
di Davide Paolino

SPIDER-MAN 490
Autori: Dan Slott e C.B. Cebulski (testi), Steve McNiven e Karl Moline (disegni)
Formato: 80 pagine, colore, spillato, 17x26, 3 €
Editore: Panini Comics

Dopo l’addio di Straczynski alla testata dell’Uomo Ragno e la conseguente fine di un ciclo durato ben sette anni, la più importante testata Marvel vede l’inizio di una nuova saga sul tessiragnatele: “Un nuovo giorno”, iniziata nel precedente numero. Abbiamo scoperto che Peter vive, o meglio scrocca un letto a casa di zia May, ora più in forma che mai. E’ senza lavoro, con pochi soldi e non usa il costume di Spider-Man da un po’ di tempo, causa atto di registrazione. Nello scorso numero l’avevamo lasciato mentre cercava lavoro e, senza trovarlo, decide di ritornare al Bugle a reclamare gli arretrati. Peccato che J.J. Jameson sia sotto stress e non lo voglia ascoltare, peccato che Peter urlandogli contro gli faccia venire un infarto. E’ questo il primo colpo di scena targato Dan Slott, che con altri quattro sceneggiatori, mantiene adesso le redini della nuova vita di Peter. Ma le sorprese non finiranno qui. Un nuovo cattivo è in città, così come una nuova misteriosa paladina della giustizia.

Due numeri possono dare un’idea del ciclo di storie che la Marvel vuole presentare ai propri lettori: si capisce la volontà del ritorno agli anni '70, alle meravigliose storie di Stan Lee, e, guardando i primi colpi di scena che si susseguono uno dietro l’altro, crediamo possa riuscire nel proprio intento. Ma siamo ancora agli inizi, il futuro del Ragno ancora non è delineato, ma quel poco che abbiamo visto ci fa ben sperare, sperando non sia un buco nell’acqua.

Chiude l’albo la prima puntata dei Loners, un gruppo di supereroi in analisi dalle facce conosciute, anche se dobbiamo fare un piccolo sforzo di memoria per ricordarceli. La saga, di cinque puntate, non sembra eccezionale: situazioni già viste e prevedibili, ma siamo solo agli inizi e quindi può solo migliorare.

Copertina non male anche se lo sfondo bianco rovina la scena del combattimento tra Spidey e i suoi nemici.
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