Recensione: Maxi Dylan Dog 11

Hotel, epidemia, iettatori e...
di Davide Paolino

MAXI DYLAN DOG 11
Autori: Luigi Mignacco, Giovanni Di Gregorio e Giancarlo Marzano (testi), Montanari & Grassani (disegni)
Formato: 292 pagine, b/n, brossurato, 21x16, 5,80 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

Da sempre il Maxi divide i pareri dei lettori. Molti lo ritengono inutile, un contentino per gli autori che non vedrebbero mai le loro storie pubblicate sulla serie regolare. Inutile parlare dei disegni poi, Montanari & Grassani hanno fatto il loro tempo e quest’albo annuale rappresenterebbe solo un ringraziamento per il lavoro svolto in passato. Ma non è così. Le storie di questo Maxi sono piacevoli, trame ben strutturate, i disegni, come sempre, eccellenti da parte di due persone che hanno fatto la storia di Dylan Dog. Ma andiamo ad analizzare in dettaglio.

“L’eclissi” è una storia dall’incipit semplice: Dylan e fidanzata attuale sbagliano strada, per colpa di un’eclissi mai annunciata di sole, e si ritrovano in un hotel maledetto (Casa Forrester, c’entrerà qualcosa Beautiful?) dove sarà molto difficile scappar via, tra squartamenti, spari, colpi di mannaie e uccisioni varie. Mignacco rivisita la teoria degli hotel assassini regalandoci una buona storia condita da un ottimo finale aperto. Unica nota stonata: Raquel, la ragazza di Dyd, che non entrerà di sicuro nel cuore dei fan.

“Blackout” di Di Gregorio è la perla di questo Maxi. Un’epidemia di cecità colpisce Londra. Tutti sono a rischio malattia, anche Dylan. Anche se i fan di Dyd sono abituati a vedere la capitale inglese distrutta (come in “L’ultimo uomo sulla Terra”), fa sempre un certo effetto. Questa volta assisteremo al lento declino di una città che verrà presa d’assalto e distrutta dalle stesse persone che la abitano, il tutto per un piano molto più grande. Buono l’uso di Groucho, molto dimenticato nelle altre due storie.

“Gli untori” ci porta ad Eversham, una ridente cittadina di campagna, dove da pochi giorni si è abbattuta la sfortuna su tutti gli abitanti in concomitanza con l’arrivo di una strana famiglia. La superstizione ai tempi nostri, questo ci ha voluto rappresentare Marzano, una nostra paura dell’ignoto che può far male a persone innocenti.

Tre storie piacevoli che potranno, magari, distrarvi dal caldo torrido di quest’estate.
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