Bravissimi dylandogofili
di Alessandro Neri
DYLANDOGOFILI - LA FANZINE 0
Autori: Wilson Vieira (testi), Riccardo Nunziati (disegni e copertina), Cristian Fasano, Giorgio Santoro e Luigi Oliva (articoli)
Formato: 27 pagine, colore, spillato, 19x27, gratuito
Editore: Dylandogofili
Una fanzine cartacea è già di per sé un piccolo evento; ancor più se poi è dedicata a Dylan Dog - uno dei personaggi italiani più conosciuti - con il placet della Bonelli e della Platinum Studios (che gestisce il marketing e il merchandising del personaggio, a partire dal film).
I ragazzi del sito Dylandogofili lo hanno fatto con amore e con entusiasmo e il risultato non è in nulla sbrigativo. E se non saranno ripagati in sonanti sterline . la rivista è distribuita gratuitamente e senza sponsor - lo saranno in soddisfazione e gratitudine da parte dei 100 fortunati che l’avranno tra le mani. Sì, avete capito bene, solo cento hanno l’onore di possederla, sembra sotto "consiglio" dell’editore di via Buonarroti: vari autori, gli stessi dylandogofili, gli amici e i sostenitori.
Il numero zero di questa fanzine può fregiarsi di una storia breve che porta le firme di Wilson Vieira (autore brasiliano già visto su Il Piccolo Ranger, Tarzan, L’Uomo Ragno, Diabolik...) e di Riccardo Nunziati. Il duo - che si avvale anche delle battute "grouchesche" di Marco De Zordi - crea un gioiellino in poche pagine, una parodia sottile che, senza i nomi storpiati dei protagonisti e qualche atteggiamento grottesco, avrebbe potuto trovare collocazione in un Dylan Dog Gigante. Ma siccome è una divertentissima farsa, sembra, colori a parte, la storia mancante del Color Fest "Humor" di quest’anno. Mentre il giovane Nunziati, visto la bellissima prova, benché non sia un disegnatore professionista, potrebbe postulare per integrare lo staff "vero" dell’Old Boy, il suo è un tratto maturo e molto vivace.
A corredare il tutto troviamo articoli interessanti e curiosi della redazione del sito: non mancano due "pallini" dei dylandogofili, sempre molto esterofili, i gadget e le edizioni straniere, ma trovano spazio anche un’intervista alla traduttrice dell’edizione svedese, un articolo sui viaggi di Dylan, unaltro su una fanzine brasiliana e il colpo di sfortuna di un gruppo heavy-metal. Chiude, in terza di copertina, un’illustrazione dello stesso Nunziati, con tanto di timbro, numerazione e nome del possessore prescelto. Speriamo che così non finisca su un famoso sito di aste on-line, come troppo spesso accade anche con iniziative del genere concepite senza scopo di lucro.
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