Il ritorno di Pink Rabbit
di Davide Paolino
DYLAN DOG - ALMANACCO DELLA PAURA 2009
Autori: Maurizio Colombo, Gianmaria Contro, Stefano Priarone e Giuseppe Lippi (articoli), Luigi Mignacco (testi), Luigi Piccatto e Giorgio Sommacal (disegni), Angelo Stano (copertina)
Formato: 176 pagine, b/n e colore, brossura, 16x21, 5,70 €
Editore: Sergio Bonelli Editore
Era da “Il paese delle ombre colorate” che il coniglio assassino Pink Rabbit non faceva visita al nostro Dylan e, forse, sarebbe stato meglio così. La storia dell’Almanacco 2009 non è allo stesso livello delle prime due anche se gli autori sono gli stessi: Mignacco ai testi e Piccatto ai disegni.
Ma non è tutto da buttare. La storia si lascia leggere per ciò che è: un’avventura in un parco giochi che è un luogo sempre pieno di terrore e se aggiungiamo il coniglio rosa e il mistero su chi se ne assume la sua identità, la trama c’è ed è anche ben delineata, con ragionevoli dubbi però. Facendo il confronto con le altre due avventure di Dylan nel paese delle ombre colorate non c’è paragone: molto più surreali e oniriche le altre due. Dobbiamo pensare che, questa, sia un’appendice, ne più ne meno, ed apprezzarla per ciò che è: una storia senza infamia ne lode. Unica nota positiva, il lavoro di Piccatto sempre meraviglioso e chiaro. Se notiamo il suo tratto in più di 22 anni di carriera, come disegnatore del nostro Dylan, si vedono delle differenze, dei cambiamenti man mano che andiamo avanti, ma Piccatto rimane e rimarrà ancora per molto uno dei punti forti della scuderia dell’indagatore dell’incubo.
Molto più interessanti e ben raccontati i reportage sul maestro del cinema americano Tim Burton, il rapido excursus sulle donne-vampiro, accattivanti e letali, e una cronistoria sui cacciatori di mostri da Van Helsing a Blade, dai famosissimi Ghostbusters a Milla Jovovich in Resident Evil. Senza dimenticare il meglio dell’horror in ambito letterario, televisivo e cinematografico della passata stagione e le anticipazioni del 2009.
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