Recensione: Dylan Dog 281

La storia di Solomon
di Alessandro Neri

DYLAN DOG 281
Autori: Alessandro Bilotta (testi), Giovanni Freghieri (disegni), Angelo Stano (copertina)
Formato: 98 pagine, b/n, brossurato, 21x16, 2,70 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

Solomon Grundy è il personaggio di una filastrocca inglese creata per insegnare i giorni della settimana ai bambini. Una storiella triste in cui il protagonista nasce, diventa adulto e muore, il tutto in sette giorni. Quale rapporto tra una innocente filastrocca e la serie di omicidi su cui indaga Bloch? Semplice, Solomon Grundy è il principale sospettato del nostro Dylan.

Alessandro Bilotta parte da un classico della letteratura inglese per bambini per scrivere una drammatica storia di Dylan Dog. L’autore de La Dottrina, alla sua prima esperienza sulla serie regolare dell’Indagatore dell’Incubo (ma ha già scritto per Maxi, Gigante e Color Fest), sa creare un bel personaggio, un freak che non può che suscitare pena e sgomento nel lettore per la sua condizione.

Il tratto limpido di Freghieri resta una garanzia, ma in questo albo risulta a volte troppo ripetitivo e alcune vignette sembrano ricalcate le une sulle altre.

Intanto, prima di rivedere Bilotta sulle pagine di Dylan Dog, potremo leggere la sua nuova miniserie Valter Buio, di prossima uscita.

Da segnalare anche la bella copertina di Stano, quasi un omaggio a M.C. Escher, così come quella del Dampyr del mese scorso ad opera di Riboldi.
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