Recensione: Down: più in basso

Tra Tarantino, Apocalypse Now e Steven Seagal
di Alessandro Neri

DOWN: PIÙ  IN BASSO
Autori: Warren Ellis (testi), Tony Harris e Cully Hamner (disegni)
Formato: 96 pagine, colore, brossurato, 17x26, 10 €
Editore: Panini Comics

La storia di una poliziotta, Deanna Ransome, mandata sotto copertura a recuperare un ex collega infiltrato nella mafia locale. Ex-poliziotto dunque, perché nel frattempo si è fatto prendere la mano ed è diventato il big boss.

Warren Ellis (Authority, Planetary, Thunderbolts, Desolation Jones) non è certamente conosciuto per la sua delicatezza. Tutto ruota sul trittico vendetta, violenza e potere. I dialoghi sono semplici ma efficaci, in tre battute si capiscono i personaggi, ma forse proprio perché anche troppo stereotipati. Un bel racconto nero, che si legge tutto d’un fiato, ed è sempre così con queste storie ben orchestrate e difficili da dimenticare. La violenza della protagonista, il suo cammino verso il baratro e la rinascita dalla parte che più le è naturale: è un viaggio attraverso i nostri sentimenti più perversi.

Un buon lavoro anche alle matite. Tony “Ex Machina” Harris firma tutte le cover e le prime 14 pagine del primo episodio, Hamner (già visto su serie DC e Marvel) continua il lavoro. Un cambiamento di disegnatore dovuto al difficile parto di Down: cominciata nel 2001, l’opera sarebbe dovuta uscire per un’altra casa editrice, ma il progetto (comprese le tavole già disegnate) rimase nel cassetto fino alla decisione della Top Cow di recuperarlo e pubblicarlo. Comunque la staffetta tra i due artisti non è scioccante, inscrivendosi nella continuità (provengono entrambi dai Gaijin Studios). Purtroppo, però, certe vignette di un vuoto abissale si alternano ad altre di migliore fattura.

Tutto sommato è quindi un fumetto godibile, ma non ci cercate l’ennesimo capolavoro di Ellis, non è qui che lo troverete. Davvero un peccato, perché si sente che con un po’ di buona volontà e di motivazione, al testo come ai disegni, sarebbe venuto fuori qualcosa di tutt’altro spessore.
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