Recensione: X-O Manowar: Birth

La nascita del cavaliere X-O Manowar
di Michele Miglionico

X-O MANOWAR: BIRTH
Autori: Jim Shooter, Steve Englehart, Bob Layton, Jorge Gonzalez (testi), Barry Windsor-Smith, Sal Velluto, Bob Layton, Mike Manley, Mike Leeke, Steve Ditko, Mark Moretti e Joe Quesada (disegni), Bob Layton, Jon Holdredge, Tom Ryder, Kathryn Bolinger, Ralph Reese e Jimmy Palmiotti (chine) Jorge Gonzalez, Paul Autio, The Siesta Boys, John Cebollero e Rob Ruffolo (colori)
Formato: 192 pagine, colore, cartonato, 17x26, 24,95 $
Editore: Valiant Entertainment

Aric il Visigoto, nel V secolo, viene rapito dagli alieni e si ritrova ai nostri tempi, con un'armatura futuristica reclamata dai suoi stessi creatori. Il punto di forza di X-O Manowar sussiste nell'attrito tra la natura del biondo barbaro e il contesto fantascientifico in cui è scaraventato. La sospensione dell'incredulità è messa a dura prova da quanto il personaggio riesca ad adattare il mondo post-contemporaneo ai suoi canoni mentali, ma è parte integrante del suo fascino. A ben vedere, è l'unico motore della storia, perché per il resto si arresta al livello di una lettura non spiacevole. L'uso delle didascalie come flusso di pensiero del protagonista da parte di Shooter e collaboratori, strumento oggi abusato, non era così diffuso in quegli anni e possiamo annoverarlo tra i meriti di questo fumetto dalla vita breve e travagliata.
Solar e altri super-esseri dell'universo Valiant fanno la loro comparsa di rito, nel tentativo di cementare il legame delle serie come faceva ai bei tempi Stan Lee con la Marvel.

Il comparto estetico lascia a desiderare. Il contributo del maestro Windsor-Smith ai layout del primo episodio, o della premiata ditta Quesada-Palmiotti al n°0, non sono sufficienti per garantire la qualità media. Sul tavolo da disegno si susseguono, tra gli altri, Michael Leekey, Mike Manley, Mark Moretti e persino Steve Ditko (reso irriconoscibile dalle matite finali), il che suggerisce la difficoltà della casa editrice di reperire disegnatori professionisti affidabili.

Non si può tacere la qualità di questa ristampa. Purtroppo le pellicole originali sembrano essere perdute e l'editore ha dovuto affidarsi alla scansione degli albi originali, con una ri-colorazione teoricamente buona, ma dalla resa tipografica pessima. Peccato.

In appendice, un'inedita storia di Bob Layton e Mike Leeke, co-creatore del personaggio.
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