Recensione: Color Tex 10

Nuovi classici a colori
di Giuliano Scialpi

COLOR TEX 10
Autori: Jacopo Rauch, Mauro Boselli, Luca Barbieri, Francesco Testi, Moreno Burattini (testi), Alessandro Bocci, Maurizio Dotti, Walter Venturi, Mauro Laurenti, Michele Rubini (disegni), Oscar Celestini, Erika Bendazzoli, Beniamino Del Vecchio (colori), Gary Frank (copertina)
Formato: 160 pagine, colore, brossurato, 16x21, 6 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

Cinque storie, cinque diverse vicende con i classici ingredienti che fecero grande il filone del cinema Spaghetti Western. Vendetta ed amicizia, corruzione e lealtà, illusione e disincanto, di questo si parla nel Color Tex numero dieci, al fianco del personaggio simbolo  del fumetto bonelliano, quello che fece grande la casa editrice milanese.

Se con Rauch e Bocci assistiamo ad un inseguimento che sembra senza fine di un inafferrabile e fantomatico uomo senza volto emerso dalle nebbie di un passato dimenticato che approfitta dell'amicizia di Tex e Kit per mettere a segno la sua vendetta, in "Rio Quemado" di Boselli/Dotti i nostri due protagonisti scopriranno forse di non essere del tutto dalla parte del giusto quando dovranno difendere un ranch messicano dagli assalti di un bandido. Nel terzo episodio, a cura di Barbieri e Venturi ("Il cavallo di pezza"), giustizia e vendetta si mescolano inestricabilmente quando Tex regola i conti con una banda di razziatori senza scrupoli. In "Amici" per la morte (Testi/Laurenti) ancora una volta passato e presente, collegati da uno scambio reciproco di favori che cementano un'amicizia lunga una vita, si miscelano per dar vita alla storia dal sapore amaro di chi crede che il denaro possa giustificare tutto ed innalzarlo sopra le masse, ma che viene inesorabilmente colpito da un fato armato di colt dal nome Willer. Infine, Burattini e Rubini ci faranno conoscere un animale leggendario per la scoperta del quale ci si sacrificherà fino alla morte in nome di fama e gloria. Come al solito toccherà a Tex, accompagnato per l'occasione dal fidato Tiger Jack, risolvere a suon di pallottole la situazione salvando il salvabile. La saggezza di chi conduce una vita lontano dalle grandi e civilizzate metropoli di un tempo con le loro accademie scientifiche in contrasto con l'abbaglio di un mondo in cui la natura è sempre succube dell'uomo, in questo si può racchiudere il senso di questa storia intitolata "Chupacabras".

Chi non si stanca mai di sognare sulle piste del deserto, o tra i tavoli dei saloon affollati, troverà davvero pane per i propri denti in questo nuovo volume che sfoggia una copertina del britannico Gary Frank.
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