Recensione: Siegfried 1-3

Il capolavoro di Alex Alice
di Giuseppe Nieddu

SIEGFRIED 1-3
Autori: Alex Alice (testi, disegni e copertina)
Formato: 96 pagine cad., colore, cartonato, 24x32, 16,90 € cad.
Editore: Panini Comics

"L'anello del Nibelungo" è un'opera colossale. Richard Wagner impiegò ben 26 anni a completare la tetralogia che la compone. I quattro componimenti lirici narrano una storia epica, che inizia con l'avidità di un piccolo essere, un Nano, un Nibelungo. La sua avidità scatenerà una serie di eventi che porterà ad un incredibile epilogo. 
Il crepuscolo degli dei. 
La fine degli immortali, l'eterno che finisce. 

Ma come è possibile che il gesto sconsiderato di un piccolo essere possa far vacillare la realtà dell'ordine sul quale si appoggiava l'intero creato? 
Tutto questo viene narrato in Siegfried, vero capolavoro della nona arte. 
La storia è divisa secondo i canoni dell'opera lirica, ma seguendo la vita dell'eroe dell'opera, Sigfrido. Inconsapevole discendente divino, il suo percorso lo porterà ad essere l'artefice di un'evoluzione, del cambiamento di un'era.
Sigfrido crescerà, combatterà e diventerà il mezzo e l'artefice di una grande trasformazione. Il tutto mentre viene tenuto sotto osservazione da altri personaggi. Alcuni che seguono il proprio destino. Altri che credono di comandarlo.
Infatti, di questo cambiamento ne sono consapevoli, anche se forse non appieno, altri personaggi. Ma la loro comprensione (o accettazione) cambia a seconda del loro livello di esistenza. Divinità, Nibelunghi, Streghe o la Madre Terra. Ognuno, a suo modo avrà un ruolo. E tutti dovranno fare delle scelte difficili.

Alex Alice, autore francese classe 1974 già disegnatore di un altro capolavoro, Il Terzo Testamento (testi di Dorison), ci accompagna da autore completo attraverso questa epopea pregna di magia. Un artista formato certamente dalla scuola francese, ma ispirato da autori internazionali, primo fra tutti Jeff Smith. 
Sono infatti molti i punti in comune fra questi due autori. I disegni e la sceneggiatura sono assolutamente paragonabili al capolavoro dell'autore statunitense: Bone. Al pari di quest'opera, i tempi della sceneggiatura risuonano di un'armonia perfetta, sapendo mescolare comicità, dramma, azione ed epicità. La lettura scorre piacevole, facendo divertire il lettore, ma la musica può cambiare il suo ritmo in un attimo, quasi senza che il lettore se ne accorga. Dal sorriso si può passare al ritmo incalzante dell'azione, per poi fermarsi nella riflessione. E da lì riprendere. Avendo fretta di continuare la lettura. 

Il tutto accompagnato da un bellissimo lavoro grafico. La sinfonia delle matite, delle chine e dei colori è in perfetto sincrono con la sceneggiatura. Il tratto è un vero piacere per gli occhi. Sono di particolare nota i disegni realizzati per i silenzi che la narrazione impone. Essi raccontano, attraverso le meravigliose rappresentazioni delle ambientazioni e delle espressioni dei personaggi, l'epicità del racconto. Si può sentire il profumo dell'erba e la freschezza dell'acqua. Si possono comprendere i sentimenti e condividerli. 
Le ultime tavole di questa opera, in modo particolare, sono in grado di lasciare il lettore con il fiato sospeso. E di far continuare questo stato anche dopo essere arrivati alla fine della lettura.
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