Recensione: Pinocchio - Il burattino di ferro

Non di legno, ma di ferro
di Elio Marracci

PINOCCHIO - IL BURATTINO DI FERRO
Autore: Tomonori Taniguchi (testi e disegni)
Formato: 40 pagine, brossurato, colore, 24,5x30,5, 19 €
Editore: Donzelli Editore

Le vicende narrate da Carlo Collodi nel romanzo Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, dove un burattino di legno, irresponsabile e bugiardo, dopo aver affrontato varie vicissitudini, si trasforma in un ragazzo in carne e ossa saggio e buono, sono ormai patrimonio della letteratura mondiale. Ma cosa sarebbe successo se Pinocchio fosse stato di ferro e non di legno, se, invece di diventare un bambino, fosse rimasto un burattino e in questa condizione avesse trovato un modo tutto suo per essere felice?

A queste domande risponde Pinocchio. Il burattino di ferro, libro dell'illustratore e pittore di Osaka Tomonori Taniguchi edito dalla romana Donzelli Editore.
Questo volume di grandi dimensioni, pervaso da atmosfere tetre e cupe rese dall'autore giapponese attraverso l'uso di colori acrilici, rivisita la storia di Collodi, a centotrentatre anni dalla sua prima uscita sul "Giornale per i bambini", e mostra al lettore un Pinocchio fatto di ferro che, cacciato da un circo situato in una selva buia perché arrugginito, dopo molto peregrinare, si reinventa e trova una ragione alla propria esistenza nel fare spettacoli per gli animali che popolano la foresta. A questo punto un colpo di scena inaspettato sorprenderà e lascerà a bocca aperta tutti i lettori.

Questa avventura, incentrata su tematiche come la capacità di sognare e la voglia di vivere ed essere liberi, mette in risalto le notevoli doti pittoriche di Taniguchi.
Le quaranta tavole realizzate ad acrilico che compongono l'opera, nonostante siano buie e scure, narrano una vicenda solare e positiva che si conclude in un modo molto gioioso.

Un'altra differenza rispetto alla trama del romanzo dello scrittore fiorentino (rivisto anche dal "nostro" Ausonia in Pinocchio. Storia di un bambino), fondamentale per lo sviluppo della vicenda, sta nel fatto che il corpo di Pinocchio non è di legno bensì di ferro. Questa caratteristica sarà la molla scatenante che darà inizio alla storia e farà in modo che, dopo numerose peripezie del protagonista, la narrazione si concluda con un lieto fine.

La presenza di brevi parti di testo scritto poi aiuterà chiunque voglia leggere quest'albo, anche i più giovani, a comprendere maggiormente un racconto che, in un periodo buio di crisi, è un incentivo e un inno alla speranza in un mondo migliore e in una condizione sociale e personale all'altezza delle più rosee aspettative dell'uomo.
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