Recensione: Prophet 1-4

La caduta degli Uomini
di Alessandro D'Anza

PROPHET 1-4
Autori: Xavier Dorison (testi), Mathieu Lauffray (disegni)
Formato: 48 (nn. 1-2), 64 (nn.3-4) pagine, colore, brossurato, 19X27, 3,90 € (nn. 1-2), 4,60 € (nn. 3-4)
Editore: Editoriale Cosmo

« Incontrai un viandante di una terra dell'antichità,
Che andava dicendo: “Due enormi gambe di pietra stroncate
Stanno imponenti nel deserto... Nella sabbia, non lungi di là,
Mezzo viso sprofondato e sfranto, e la sua fronte,
E le rugose labbra, e il sogghigno di fredda autorità,
Tramandano che lo scultore di ben conoscere quelle passioni rivelava,
Che ancor sopravvivono, stampate senza vita su queste pietre,
Alla mano che le plasmava, e al sentimento che le alimentava:
E sul piedistallo, queste parole cesellate:
"Il mio nome è Ozymandias, re di tutti i re
Ammirate, Voi Potenti, la mia opera e disperate!»
Null'altro rimane. Intorno alle rovine
Di quel rudere colossale, spoglie e sterminate,
Le piatte sabbie solitarie si estendono oltre confine". »

Si potrebbe cominciare da questo sonetto di Percy Bissey Shelley, intitolato "Ozymandias", come l'omonimo personaggio di Alan Moore in Watchmen, per iniziare a parlare di Prophet, bande dessinée di Xavier Dorison e Mathieu Lauffray, edito dalla Cosmo in 4 volumetti e ormai giunto alla sua conclusione.

Infatti sia il sonetto del poeta inglese che l'opera grafica hanno in comune il parlare dell'inevitabile declino degli uomini e dei loro imperi e di tutto ciò di cui essi hanno fatto un vanto; nel caso di Prophet, ad opera di demoni, titani e gigantesche creature scaturite dall'Inferno a causa dell'arroganza e dell'intemperanza di un giovane archeologo. La storia parla di Jack Stanton, un ricercatore vanesio ed egocentrico che, di ritorno da un viaggio sull'Himalaya divulga attraverso un libro la scoperta che vede la presenza di un'antichissima razza precedente all'arrivo del genere umano.

Poco prima di raccogliere i frutti della fama, il ricercatore si troverà risucchiato in un varco spazio-temporale che lo proietterà in un futuro minaccioso ed inquietante. Nel cuore di una New York distrutta e irriconoscibile scoprirà che l'umanità è stata completamente spazzata via ed è stato proprio lui, con la sua opera a provocarne la caduta. Tra cadaveri titanici e demoni dalle fattezze oscure incontrerà ciò che resta degli uomini, esseri derelitti e mutati che attendono l'arrivo del Profeta, colui che li guiderà in una terra lontana dal Caos e dalla distruzione. Sarà Jack Stanton l'Eletto della Profezia, lo stesso uomo che ha provocato la Caduta dell'umanità?

Immagini potenti ed evocative sono il fiore all'occhiello di questo fumetto, fattezze demoniache e grandiosità sceniche che ricordano da vicino i disegni di Wayne Douglas Barlowe, pittore e creativo americano che ha curato i concept art di Babylon 5, Hellboy, Hellboy II, Dante's Inferno e John Carter, solo per citare i più importanti.

Prophet è senz'altro un fumetto che accontenta gli amanti dell'horror, che non avranno difficoltà a trovare riferimenti con le opere di Michael Moorcock e H.P. Lovecraft, il Solitario di Providence con le sue descrizioni di esseri malvagi e immondi scaturiti dal caos e dalla follia di una natura in rivolta.

Un fumetto che offre un grandioso impianto scenico unito alla sceneggiatura di Dorison (acclamato autore de Il Terzo Testamento e Santuario), scorrevole e mai banale. Un altro ottimo lavoro anche per Mathieu Lauffray, navigato disegnatore che dopo Long John Silver (scritto proprio da Dorison) e Le Cronache di Legione offre al pubblico un altro prodotto di qualità.
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