Recensione: Polvere di fata

Il Peter Pan di Di Gregorio
di Gianluca Lamendola

POLVERE DI FATA
Autori: Giovanni Di Gregorio (testi), Alessia Fattore e Maurizio Di Vincenzo (disegni), Aldo Di Gennaro (copertina)
Formato: 114 pagine, b/n, brossurato, 16x21, 4 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

Peter Pan nei Giardini di Kensington, il  famoso romanzo di J. M. Barrie, appare il canovaccio a cui Polvere di fata si rifa già dal titolo. Tuttavia, non si tratta di un adattamento. Dietro i topos peterpaneschi conosciuti da molti fin dall'infanzia, come l'introvabile Isola che non c'è, si nascondono le storie originali dei protagonisti nate tra le pieghe di questa vicenda a noi familiare. Pertanto, Giovanni Di Gregorio riprende i nomi e l'ambientazione di Barrie dandone però un'impronta realistica: una Londra sepolta dal fumo delle fabbriche, animata soltanto da violenti e poco di buono, compresi quelli che Scotland Yard chiama Ragazzi Sperduti. 

Si dimentichi, perciò, l'allegra brigata di Peter Pan e l'azione divertita vista negli adattamenti cinematografici, perché in questo caso si tratta soltanto di tossici in fuga da un passato, che spesso non vogliono neppure ricordare. Una combriccola  poco considerata da chiunque, soprattutto perché vive invisibile ai margini di una società benestante e perbenista come quella tardo vittoriana.

In fin dei conti, questo nuovo appuntamento con "Le Storie" di Sergio Bonelli Editore, oltre a mostrare ancora l'alta qualità della serie curata da Gianmaria Contro, richiede al lettore un ragionamento per apprezzare nei dialoghi la tragicità dei caratteri e i rimandi al background di riferimento. Nessuno dei due aspetti appare tuttavia invasivo nella struttura della tavola, né i balloon né gli elementi simbolici (quasi assenti), anzi ogni vignetta mira a esprimere una continua ferocia nei volti tirati dei personaggi o nei cadaveri lasciati da un misterioso serial killer armato di uncino. Al netto bianco e nero delle tavole di Alessia Fattore in coppia con Maurizio Di Vincenzo (che con Di Gregorio ricostituiscono la squadra di Scacco alla Regina) si oppone una combine di generi, che collidono nel sempre attuale rapporto genitori figli: nel nostro caso, la madre ex tossica Wendy e Jane che rischia di ripercorrere gli errori materni per la disperazione da cui è attanagliata. Mentre il fotografo della polizia Arthur segue l'intera vicenda suo malgrado, affrontando sé stesso e il suo non-stile di vita. 
Dispiegate le vele e buona lettura.
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