Recensione: Tex d'Autore 1

L'eroe e la leggenda secondo Serpieri
di Elio Marracci

TEX D'AUTORE 1
Autore: Paolo Eleuteri Serpieri (testi, disegni e copertina)
Collana: Tex d'Autore
Formato: 52 pagine, colore, cartonato, 22,5x30,5, 6,90 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

Nel corso della sua lunga vita editoriale, cominciata nel 1948, le iniziative legate a Tex, testata creata dalla penna di Gian Luigi Bonelli e dalla matita di Aurelio Galleppini, sono state innumerevoli.
L'ultima in ordine di tempo è la collana "Tex d'Autore", albi cartonati alla francese in cui, le storie del celebre ranger, sono narrate da grandi firme della nona arte nazionali e internazionali.

Tra queste figura senza dubbio Paolo Eleuteri Serpieri, che ha curato il primo numero della serie, dal titolo "L'eroe e la leggenda", in ogni suo aspetto.
Suoi sono infatti soggetto, sceneggiatura e disegni di un volume, pubblicato da Sergio Bonelli Editore, in cui, grazie al racconto di un vecchio cowboy un po’ scorbutico di nome Carson, che sta finendo i suoi giorni in una casa di riposo, il lettore fa la conoscenza di Tex Willer.

Questo personaggio però, come afferma anche il critico e storico del fumetto Ferruccio Giromini in una delle due prefazioni del tomo, non è lo stesso che compare ogni mese sulle pagine dei fumetti a lui dedicati.
Pur avendo in comune con la sua controparte sicurezza di sé, grande caparbietà ed energia e uno spiccato senso di giustizia, l'autore ha fatto assumere al protagonista dell'opera, oltre a caratteristiche fisiche meno nette, toni e comportamenti epici propri dell'epopea della frontiera, elevandolo, da icona della cultura italiana, al rango di eroe a tutto tondo.

Per quanto riguarda la realizzazione grafica dell'avventura, anche in questo frangente si riconoscono il tratteggio molto dettagliato e la grande precisione nella descrizione dei paesaggi, delle armi e delle uniformi dei soldati, che caratterizzano lo stile del Maestro veneto.
Un espediente che salta all'occhio è rappresentato dalle tavole dotate di vignette, dai colori molto soffusi, a cui spesso manca il contorno, quasi a voler suggerire che la narrazione è un po' incerta a causa della memoria traballante di un vecchio uomo del West.

Se proprio bisogna trovare una pecca, che pur non sminuisce un prodotto ottimamente realizzato, si può affermare che, ad una parte disegnata di grande qualità, si contrappongono dialoghi ed uno script che sono un po' scontati e che non approfondiscono abbastanza le vicende e le personalità che animano la storia limitandosi a descrivere il semplice fluire degli eventi.
Quindi, nonostante questo lavoro, molto bello e particolare, sia un sentito omaggio di un grande del fumetto a Tex e ai suoi autori, l'occasione per renderlo un articolo più appetibile poteva essere colta in modo più completo.
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