Recensione: Black Block 1-3

Dannosissimi spaghetti-supereroi
di Enrico Martini

BLACK BLOCK 1-3
Autori: Joe Tondelli (testi), Salvatore R. Villirillo, Catia Fantini, e Enrico Vassallo (disegni), Riccardo Rullo e Andrea Izzo (colori), Michel Mammi (copertine)
Formato: 64 pagine cad., b/n e colore, 17x26. 5 € cad.
Editore: Damage Comix

Non molto tempo fa, una frase ricorreva spesso nelle recensioni di fumetti supereroici e manga made in Italy: "non ha ancora metabolizzato la lezione dei mangaka (o degli autori americani)". Come a dire "si vede che l'autore ha letto molti fumetti americani/giapponesi ma 'ste cose è meglio lasciargliele fare nel loro Paese", come se determinati stili e tematiche fossero impossibili da trattare in Italia. Ora le cose paiono cambiare e il gusto dei recensori, ancora più dei fruitori stessi, sembra aver "metabolizzato" questa ondata di produzioni totalmente italiane manga style o a tema supereroi. Realtà come Mangasenpai o Shockdom hanno fatto di fumetti manga italiani di tutto rispetto i loro cavalli di battaglia e nessuno sembra più così pronto a criticarli. Ma sul versante supereroi?

Parlando di autoproduzioni, un titolo che spicca è di sicuro Black Block della Damage Comix. Strutturata come una serie in perfetto american style, Black Block gioca in maniera efficace con tutta una serie di cliché tipici del genere, dando prova che gli autori hanno ben saputo fare propria la lezione dei maestri americani, mettendosi in gioco con una certa originalità. La storia scorre appassionante e tutt'altro che banale, ma non vogliamo anticiparvi altro, per non rovinare la cavalcata del primo numero. Possiamo solo dirvi che le vicende si svolgono in un mondo che non è il nostro, ma che è tangente alla nostra cara realtà, tanto che i supereroi sono protagonisti, tra l'altro, di un reality show che serve per trovare nuovi candidati alla squadra di supereroi per antonomasia, i Guardiani. Già visto? Sì ma, come vi dicevo, i ragazzi di Damage hanno saputo far loro gli spunti che Watchmen, X-men, The Boys e The Ten hanno dato nel corso degli anni: supereroi con problemi di tutti i giorni, prima ancora che super problemi, come l'affitto, parenti ammalati e fidanzate troppo... empatiche!

Da notare la cura dei personaggi, come Gun Ash, in tutto e per tutto simile a Ganesha (il dio elefante indù), ma armato di armi simil Lanterna Verde, che causa un piacevole straniamento vicino a supereroi più classici, come Speed Light (Flash family) o Amazonia (Hulk family).

Il tratto è adeguato al genere, anche se risulta un po' piatto in alcuni episodi, ma l'alternanza di validi autori riduce il fastidio di questi inconvenienti. Viene da chiedersi quanto potrebbe rendere interamente a colori questo titolo, vista la dichiarata ricerca di professionalità dei Damage e il costante e progressivo miglioramento.

Alcune imperfezioni di stampa, con immagini "spixellate", specie negli studi dei personaggi e nei WIP, ingenuità in fase di assemblaggio delle tavole, e qualche scelta infelice su alcune tavole "importanti" non inficiano la qualità di questa serie, tanto che gli errori si vedono risolti man mano che passano i volumi.

Segnaliamo, infine, le belle copertine di Michel Mammi (davvero accattivante quella del terzo volume) e lo spazio dedicato a ciascun autore in fondo ad ogni volume, dove troviamo anche illustrazioni di ospiti illustri e anteprime relative anche al resto della produzione del gruppo.
Ambiziosi, insomma, i ragazzi di Damage Comix.
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