Recensione: The Secret 1

Un segreto che farà parlare di sé
di Alessandro Neri

THE SECRET 1
Autori: Giuseppe Di Bernardo (testi), Michela Da Sacco e Daniele Statella (disegni), Fabio Piacentini (chine), Emanuela Lupacchino (copertina), Massimiliano Guadagni (colori di copertina)
Formato: 96 pagine, b/n, brossurato, 21x16, 2,70 €
Editore: Star Comics

Seguite programmi come Voyager e Mistero bevendo tutto quel che vi dicono? Siete più critici, ma comunque appassionati di ufologia, complotti, simbologia, presenze di qualsiasi tipo? Non vi importa nulla di tutto questo, ma magari vi piacciono serie televisive come Fringe, Visitors o The Event? In ogni caso The Secret fa proprio per voi!

Al centro della storia di The Secret vi è Adam Mack, un trentenne scampato all’attentato del World Trade Center. Da allora ha gli occhi di colore diverso, ma soprattutto quel giorno ha perso la sua fidanzata. Adesso deve conciliare una tormentata vita privata e il suo lavoro di poliziotto a Glastonbury, nel Sud dell’Inghilterra, dove deve indagare su degli omicidi rituali avvenuti in mezzo a dei cerchi nel grano. Da qui, un mondo nuovo gli si spalancherà di fronte e solo lui potrà affrontarlo.

Crop circles, società segrete, dominazione aliena, governi occulti, simboli religiosi, rapimenti e impianti per controllare la mente... In questo primo numero (degli otto previsti della nuova miniserie Star Comics) vengono introdotti fin da subito molti personaggi ed elementi che potrebbero portare il lettore a confusione. Inoltre The Secret è una serie che cerca di cavalcare l’onda di certi temi molto alla moda in questi anni, quindi il rischio è anche quello di trovare un pubblico stanco. Ma Giuseppe Di Bernardo (L’Insonne, Diabolik, Cornelio) è abile nella costruzione dell’intreccio e soprattutto si avverte una gran preparazione, una vera passione in nulla approssimativa verso questi argomenti e una voglia di parlarne che sembra andare oltre il puro aspetto commerciale.

Lo sceneggiatore fiorentino - su questa serie non darà sfoggio delle sue doti di disegnatore - ritrova il tratto pulito a lui caro di Michela Da Sacco nella prima parte e Daniele Statella nella seconda, il tutto armonizzato dalle chine di Fabio Piacentini. Di grande effetto la copertina, dell'ormai "americana" Emanuela Lupacchino. Da notare che sono tutti artisti già visti sulle pagine della serie di Desdy Metus: Di Bernardo si conferma vero scopritore di talenti.

Adesso non ci resta che aspettare il secondo numero per sapere se la Star ha, dopo Valter Buio, fatto il "colpaccio" o è solo uno dei tanti prodotti che seguono la moda del momento. Per ora propendiamo per la prima ipotesi.
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