Recensione: Rat-Man Color Special 13

La fine della saga della Gatta
di Michele Miglionico

RAT-MAN COLOR SPECIAL 13 
Autore: Leo Ortolani (testi e disegni), Gian Luca Raimondi (disegni)
Formato: 64 pagine, colore, brossurato, 18x26, 3 €
Editore: Panini Comics

È un compito ingrato scrivere di un qualsiasi albo di Rat-Man. È l'unico fumetto che davvero fa onore al nome della collana ombrello che ospita questo speciale a colori: è un marchio di culto su cui è già stato detto tutto. Leo Ortolani ha un umorismo più unico che raro, che scatena risate a pagina aperta come se fosse un film demenziale, ma con la levatura di una comicità di alto livello.

La prima parte dell'albo è occupata dalla terza parte della "Trilogia della Gatta", in qualche modo seguibile anche da chi dovesse accostarsi per la prima volta al personaggio con questa storia. La seconda parte dell'albo è l'autoconclusiva "Operazione Geoide", una parodia tanto del mondo dei geologi, da cui l'autore proviene, quanto del genere spy-story, con 007 in testa. Innumerevoli le chicche di entrambe.

Va sempre spesa una parola su Lorenzo Ortolani, che vanta dalla sua un senso estetico non indifferente, sia quando usa la tavolozza di proprio pugno sia quando dirige il suo collega Gian Luca Raimondi. La colorazione digitale di Rat-Man, concepito per il bianco e nero, non stona affatto, fa ogni buon uso possibile della tecnologia senza risultare invadente o pacchiana.
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