Recensione: David Murphy 911 4

Arrivederci, David Murphy
di Davide Paolino

DAVID MURPHY 911 4
Autori: Roberto Recchioni (testi), Matteo Cremona (disegni), Gabriele Dell'Otto (copertina)
Formato: 96 pagine, b/n, brossura, 16x21, 2,90 €
Editore: Panini Comics

La scommessa di Roberto Recchioni con la Panini Comics era quella di creare una serie che riuscisse ad entrare nel cuore della gente. L’autore viene da una sua creatura, John Doe, che pian piano è riuscita a creare un proprio spazio nel mondo fumettistico italiano, fatto di grandi talenti e di notevoli flop. David Murphy 911 non è stato un successo clamoroso ma ha tenuto bene. E, il merito, oltre che della casa editrice che ha creduto in questo progetto, è appunto dell’autore e del suo fido disegnatore Matteo Cremona. Ma entriamo nel dettaglio di questo numero conclusivo.

Ormai è sicuro. Bruce Willis e Tom Cruise insieme non sono assolutamente paragonabili all’eroe improvvisato David Murphy. Solo lui riesce ad affrontare nemici, calamità naturali provocate dal suo gene, e milioni di piccoli avvenimenti che sembrano inseguirlo ad ogni istante. Ed infatti è così. “Armi di distruzioni di massa” è il finale che un po’ ci si aspettava: di sicuro i conigli sono un espediente molto usato, quindi una citazione di Recchioni, e se lo scontro con il “cattivo” della testata era prevedibile, il finale sorprende e prepara le basi per una nuova serie, seppur lasciando una vaga sensazione di già visto.

Un buon fumetto, sostanzialmente un’opera degna di nota per Recchioni e Cremona. In attesa della seconda serie, che sarà minimo fra un anno. Intanto l’autore romano si prepara ad una nuova collaborazione con la Panini Comics in un genere completamente diverso: il fantasy.
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