Recensione: Caravan 6

Struggente e sconvolgente
di Davide Paolino

CARAVAN 6
Autori: Michele Medda (testi), Andrea Cuneo (disegni), Emiliano Mammucari (copertina)
Formato: 98 pagine, b/n, brossurato, 21x16, 2,70 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

Ormai è assodato ed è stato anche confermato dall’autore: Caravan andrà avanti raccontando storie e aneddoti fino al numero nove; dopo, entrerà nel vivo della vicenda con tre albi mossi da una incessante continuity. Finalmente.

Intanto assistiamo al racconto di Massimo Donati, il papà di Davide, che ci racconta di come è nato il suo amore per Stephanie sullo sfondo degli orribili anni di piombo italiani. Come al solito la storia è un continuo di flashback: si parte da Massimo adolescente, si passa al suo rapporto con il padre da bambino e ci si stupisce vedendo proprio il padre bambino negli anni della fine della guerra. Un excursus temporale che potrebbe risultare difficile da capire a chi non ha letto l’albo, ma che emoziona tutti gli altri che hanno avuto tra le mani questo numero sei. Pensiero principale dell’autore, però, è la storia d’amore tra Massimo e Stephanie che ci porta anche a capire perché il padre di Davide sia, in qualche modo, “fuggito” dall’Italia.

L’albo, complessivamente, è struggente, romantico e sconvolgente: un altro tassello fondamentale nelle vite dei protagonisti della miniserie. Peccato solo per la trama globale che, in questo numero, non è assolutamente avanzata di un centimetro.

Disegni di Andrea Cuneo che migliora lo standard qualitativo, già alto, dei disegni della serie. Lui riesce a fare il botto, si potrebbe dire. Disegni chiari, perfetti che riescono a non ingarbugliare una trama già complessa, anzi, la rendono molto più semplice da capire.

Copertina di Mammucari che, ormai, è sulla walk of fame dei copertinisti. Evocativa al punto giusto.
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