Recensione: Arrow/Smallville 4

Freccia Verde torna su carta
di Gianluca Lamendola

ARROW/SMALLVILLE 4
Autori: Marc Guggenheim, Andrew Kreisberg, Beth Schwartz, Lana Cho e Brian Q. Miller (testi), Jorge Jimenez, Eric Nguyen e Pere Peréz (disegni)
Formato: 48 pagine, colore, spillato, 17x26, 2,95 €
Editore: Lion Comics

Oggi giorno, i due media più rappresentativi della narrazione seriale sembrano procedere nella stessa direzione fino ad influenzarsi a vicenda. E proprio dalla felice unione tra telefilm e fumetto nasce Arrow, il nuovo mensile di RW Lion (ormai giunto al quarto numero) incentrato sulle avventure di Oliver Queen nei panni di Freccia (Verde) e basato sull'omonima serie televisiva di grande successo. D'altronde, Lana Cho riesce non solo ad appropriarsi delle caratteristiche dello show creato da Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg (qui supervisori), ma anche a rispettare la continuity collocando REC. dopo il quarto episodio televisivo.

Così, in quest'albo si conclude il lungo prologo dei numeri precedenti, che aveva l'unica finalità di far conoscere i personaggi principali a chi già non segue la serie TV. E con la messa al bando della vita privata del giovane Oliver, ci si concentra unicamente sul descrivere la sua missione di giustiziere. Ma a differenza degli altri eroi, Oliver la persegue uccidendo e minacciando i suoi nemici, finendo per mostrare un altro risvolto della decostruzione del supereroe tanto cara a Christopher Nolan e alla sua trilogia consacrata a Batman. E allora capita che dei ragazzi si trovino in grossi guai per aver assistito a un'esecuzione mafiosa in un'area portuale, mentre erano sulle tracce del misterioso arciere. 

Pure la tavola partecipa al gioco, esibendo un susseguirsi di inquadrature ravvicinate che intrappolano l'azione in un breve lasso di tempo, ma allo stesso modo l'astraggono dall'ambiente circostante. Ancora più che nei disegni di Jorge Jimenez, il tratto di Eric Nguyen si concentra esclusivamente sui personaggi, tanto da ritrarli con dei lineamenti vistosamente scavati. Inoltre, le mascelle rotte, l'oscurità tagliente e i night club aumentano in noi la sensazione di trovarsi di fronte a un realismo volutamente esasperato - ma sempre fittizio - che vuole mettere in costante conflitto Oliver con il suo alter ego. Quanto potrà spingersi oltre il nostro eroe?

In appendice un altro episodio di quella che sarebbe stata l'undicesima stagione di Smallville se la CW non avesse chiuso lo show. E durante la lettura non possiamo non restare elettrizzati per una scena che attendevamo con ansia, sebbene i fan di Superman l'abbiano già vista tante volte... Finalmente l'Uomo d'Acciaio è arrivato!
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