Recensione: Alan Ford - TNT Edition 1

Le prime avventure della scalcagnata compagnia
di Giuliano Scialpi

ALAN FORD - TNT EDITION 1
Autori: Max Bunker (testi), Magnus (disegni)
Formato: 984 pagine, b/n, brossurato, 14x21, 14,99 €
Editore: Arnoldo Mondadori Editore

Approda in edicola, grazie alla Mondadori, la ristampa completa in dodici uscite a cadenza mensile dei primi 75 numeri delle avventure di uno dei personaggi più famosi e di successo del fumetto italiano, quell'Alan Ford ideato dall'affiatata coppia Max Bunker & Magnus, che fin dalla sua prima apparizione nel lontano 1969, tranne un trascurabile scivolone iniziale, non ha mai smesso di irretire l'immaginazione di migliaia di lettori. Prezzo di copertina accattivante per un'opera di quasi 1000 pagine, impreziosita in ogni volume da un'introduzione dell'autore stesso (all'anagrafe Luciano Secchi), che man mano ci parlerà della nascita e dell'evoluzione di quella che fu una vera scommessa per il mercato editoriale dell'epoca, assuefatto a personaggi neri più disincantati e maturi come Diabolik, Satanik e Kriminal (questi ultimi dello stesso Bunker); un fumetto fuori dagli schemi, ironico e spesso sarcastico i cui primi numeri, non subito apprezzati dal pubblico, "cambiarono anche il modo di pensare di tanti giovani, divenendo anche punti di riferimento per molti", come dice lo stesso Bunker. In poche parole, per coloro che non conoscessero il personaggio, questo fumetto narra le avventure di una scalcinata compagnia di agenti segreti, sempre in bolletta a causa dei tagli di fondi del governo che per questo si affida, per portare a termine le missioni affidategli, a mezzi obsoleti ed improvvisati, immaginati dalla sfrenata fantasia di Bunker.

Alan Ford è l'ultimo coscritto del gruppo a causa del suo fisico agile e del suo bell'aspetto (biondo e occhi azzurri) che a parere del capo (soprannominato Cariatide) possono essere una marcia in più a dispetto dell'inesperienza (Alan faceva il grafico pubblicitario di professione, ovviamente fallito). Completano la scalcagnata cellula il perennemente affamato Bob Rock, invidioso della neospia sia per motivi fisici (lui è basso e dotato di un naso spropositato), che di anzianità di servizio dato che si vede scavalcato nell'affidamento delle indagini da Alan; il conte Oliver, ladro e truffatore usato spesso come deus ex machina per trarre d'impiccio l'imbranato Ford; Geremia l'ipocondriaco segretario della Cariatide, gestore di un fioraio come copertura del quartier generale, ed infine Grunf, il genialoide e fascistoide inventore degli artigianali mezzi di trasporto aerei e marittimi della compagnia, che nel prosieguo delle storie si infittirà di personaggi.

Le vicende mischiano magistralmente diversi generi narrativi, dando vita ad uno stile unico e rivoluzionario per gli anni settanta, ma ancora oggi di difficile imitazione: il giallo ("L'albero di Natale"), il soprannaturale ("La casa dei fantasmi"), la spy story ("Il dente cariato"), l'horror ("Operazione Frankenstein"). 

Una fucina inesauribile di idee, un'infinita miniera di spunti narrativi che sorprendono ad ogni piè sospinto il lettore, il quale si ritrova affascinato da sensuali agenti segreti che ricordano le bond girls, scienziati pazzi, gangster sanguinari alla Little Ceasar, milionari folli come Goldfinger, insomma un turbine in cui la sola parola d'ordine è stupire!
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