News: Federico Memola ci ha lasciato

Fucina di idee fantastiche e papà di Jonathan Steele

di Alessandro Neri

A soli 52 anni e dopo una lunga malattia contro la quale ha dovuto lottare nell'ultimo anno, è morto Federico Memola.

A 23 anni crea il fumetto Moon Police Dpt. per la rivista "Fumo di China" e in quegli anni scrive anche per l'"Intrepido". Nel 1993 entra alla Sergio Bonelli Editore, dove inizia a scrivere per Nathan Never e poi per Zona X, della quale diventa anche curatore dal n.10. Proprio per Zona X crea i fumetti Legione stellare e La stirpe di Elän. In seguito scriverà anche storie di Martin Mystère e Legs Weaver.

Nel 1999 inizia la sua serie più nota, Jonathan Steele, che va avanti per 64 numeri fino al 2004, anno in cui la serie chiude in casa Bonelli per riaprire presso la Star Comics e continuando per un altro lungo ciclo di 53 albi, arricchiti dalle copertine della moglie Teresa Marzia, già creatrice grafica di JS. Per l'editore perugino escono anche albi Extra e Speciali dedicali all'Agenzia Incantesimi.

Subito dopo la chiusura di Jonathan Steele nel 2009, la Star gli affida la miniserie in otto albi Rourke. L'anno dopo crea un'altra serie per Planeta DeAgostini, Harry Moon, che però l'editore italospagnolo chiude improvvisamente dopo quattro numeri. In questi anni Memola non ha mai nascosto la sua volontà di riprendere il personaggio, ma non ci è mai riuscito, purtroppo.

Comunque, sempre dal 2010 scrive la serie Gray Logan, creata da Stefano Vietti per "Il Giornalino", per il quale crea anche il personaggio di Roland, illustrato da Monica Catalano.

Dal 2012 lo sceneggiatore milanese riesce a tornare a occuparsi di Jonathan Steele, quando Kappalab pubblica una trilogia di "graphic novel" con i disegni di Joachim Tilloca.

Quello che resta l'ultimo lavoro di Federico Memola è Il regno di Fanes, illustrato da Federico Vicentini e Teresa Marzia e pubblicato da Manfont nel 2018. Memola stava lavorando al seguito di questa storia.

Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e a chi gli era più vicino.