Recensione: Sette 1

Psicopatici e ladri, sempre sette
di Alessandro Neri

SETTE 1
Autori: Fabien Vehlmann e David Chauvel (testi), Sean Phillips e Jérôme Lereculey (disegni), Hubert, Christophe Araldi e Xavier Basset (colori)
Formato: 128 pagina, colore, brossurato, 16x21, 5,50 €
Editore: Editoriale Cosmo

Nel 1941, in piena Seconda Guerra Mondiale, il Regno Unito si difende dalla Germania nazista, ma, diciamolo, non fa molto più di questo. Il colonnello inglese Thompson entra in contatto col professore Joshua Goldschmidt, insegnante di storia delle religioni a Cambridge ora internato per delirio di persecuzione. Il professore sa che solo sette uomini che la società definisce pazzi potranno uccidere Hitler. Possono riuscirci proprio perché non si rendono conto che si tratta di una missione impossibile, già fallita almeno trenta volte. L'idea stessa è folle, ma viene messa in atto: una squadra di Sette Psicopatici viene messa insieme e mandata in Germania. Ma niente andrà come previsto...

Fabien Vehlmann (conosciuto in Italia per Green Manor, Dolci Tenebre, Bellezza, Ian, Il Marchese d'Anaon) scrive una storia piena d'azione, abbastanza originale e delirante e in cui c'è poco spazio per la riflessione.
Il britannico Sean Phillips alle matite è sicuramente efficace, ma meno preciso che sulle serie in cui lo abbiamo tanto apprezzato in tandem con Ed Brubaker, Criminal e Incognito in particolare.

Ma non è finita qui: nello stesso albo troviamo anche un mondo popolato da gnomi ed orchi! 
Infatti, nella seconda storia di questo volumetto, Sette Ladri, il nano Bahr e il fido Hrym mettono insieme una squadra molto eterogenea composta dall'arciere Ivarr, il gigante Igur, il ladro Ebrinh e due orchi. La missione è semplice: rubare il tesoro dei nani sotto la montagna!

David Chauvel Jérôme Lereculey si conoscono bene avendo lavorato insieme fin dalla fine degli ani '90 su Artù e non solo. Si potrebbe anche dire che Sette Ladri è in pratica solo un antipasto di Wollodrïn, heroic fantasy di grande successo pubblicato dal 2010.
Benché non sia un racconto memorabile, questo fumetto ha comunque un buon ritmo e delle tavole belle, ricche e dettagliate.

Questo che abbiamo tra le mani è il primo di una nuova proposta dell'Editoriale Cosmo: Sette. Si tratta di una collana che fece il suo debutto in Francia nel 2007 per Delcourt, ideata e curata dallo stesso Chauvel e che doveva contare sette storie. Il successo ha reso possibile la continuazione del progetto con altre due stagioni, ognuna sempre di sette volumi. Il concetto è chiaro: ogni volta sette nuovi personaggi al servizio di grandi firme del fumetto francese ed internazionale. Sarà davvero difficile annoiarsi!

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