Recensione: Batman Europa 1

All star per l'Europa
di Emanuele Amato

BATMAN EUROPA 1
Autori: Matteo Casali e Brian Azzarello (testi), Jim Lee e Giuseppe Camuncoli (disegni)
Formato: 64 pagine, colore, spillato, 17x26, 2,95 €
Editore: Lion Comics

Dopo una gestazione durata ben 12 anni, finalmente arriva sugli scaffali la miniserie che vede il cavaliere oscuro nel vecchio continente: Batman Europa. Opera composta da 4 albi ambientati ognuno in una città differente dell’Europa, porta il pipistrello di Gotham ad addentrarsi in luoghi dall’antica storia e mitologia: Berlino, Praga, Parigi ed infine la capitale dell’antico impero che dominò il mondo, Roma.
Nata dalle menti di Matteo Casali, Giuseppe Camuncoli e di Jim Lee che allora viveva a Reggio Emilia, l’idea venne accantonata per un po’ a causa degli impegni degli autori per poi avere uno stallo fino a quando, nel novembre del 2015, fece la sua ricomparsa dopo un po’ di rumor. 
Insieme a Casali la sceneggiatura è affidata ad un altro mostro sacro americano che ha già precedenti col guardiano di Gotham, Brian Azzarello. I disegni invece prevedono un artista diverso per ogni albo. 

Detto ciò, let’s get started. Questo primo volume vede ai disegni lo stesso Jim Lee su layout del nostro Camuncoli (i layout sono presenti nella versione "Uncut" del primo numero). Lee rende l’albo una meraviglia per gli occhi e, a dire il vero, dona una forza maggiore ad una trama che per ora non brilla molto di originalità, pur non potendo essere considerata di poco conto. 

La storia inizia con uno scontro tra Killer Croc e Batman (scontro già visto in quel Batman: Barcellona del 2009, epoca Planeta). Quest’ultimo risente di una strana debolezza e, terminato lo scontro, una volta nella bat-caverna, scopre che un virus ha hackerato il suo sistema di sicurezza. Dopo un’analisi fatta dal fedele Alfred, si scopre che il virus chiamato Colossus è uno stratagemma per far sapere al cavaliere oscuro che egli stesso è stato infettato e gli resta solo una settimana di vita. L’origine del virus ha come localizzazione il vecchio continente e più precisamente Berlino, al che Batman lascia Gotham per scoprire chi ha hackerato il sistema e come salvarsi dall’agente patogeno che lo sta ammazzando. Qui incontra la sua nemesi per eccellenza, il villain dei villain, Joker. Anch’egli infetto, cercherà in una strana alleanza (?) di scoprire chi c’è dietro tutto ciò. 
Trama molto lineare e non originalissima di per sé, ma si lascia leggere d’un fiato e i dialoghi sono perfetti ed incisivi. I monologhi del pipistrello su Berlino, lasciano intravedere quella contraddizione intorno alla quale gira tutto l’albo. Una città che fu divisa, che ha una storia forte e intrisa di sangue e gioie, si mescola alla contraddizione dell’alleanza tra Batman e Joker che, nei prossimi numeri, vedremo dove andrà a sfociare. 

Una delle cose più interessanti è proprio l’imponenza dei disegni della città. Una Berlino che fa sentire tutta la sua maestosità, la porta di Brandeburgo illuminata è resa da Lee ancora più monumentale. Un volume gotico, anche in alcune scelte specifiche, come il nome del night club Kabinet Kaligari, strizzando l'occhio alla storica pellicola apice del cinema espressionista tedesco diretta dal maestro Wiene.

Per ora ci sentiamo di dire che è un albo da avere senza ombra di dubbio. Si percepisce che è solo la punta di un iceberg che farà emergere tutta la sua potenza narrativa e grafica nei prossimi numeri. Casali, Camuncoli, Azzarello e Lee poi, sono un team di grandissimi autori che sappiamo bene cosa sono in grado di fare. Sanno come tenerci sulle spine e come giocare con noi lettori. Difficilmente deludono.
Prossima tappa: Praga!
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