Recensione: Local

L’assurdo viaggio che è la vita
di Matteo Spadini

LOCAL
Autori: Brian Wood (testi), Ryan Kelly (disegni)
Formato: 352 pagine, b/n e colore, brossurato, 15,6x24, 18 €
Editore: Double Shot

Arriva quel momento, nella vita, in cui ti chiedi se ciò che stai realizzando è qualcosa di buono o se ci si avvicina almeno un po'. Arriva quel momento in cui la fuga può essere la soluzione e viaggio è il nome che le dai per renderne più positiva l’accezione.

Megan McKeenan è una ragazza che sta al mondo perché ci è stata messa. Non ha un piano di vita, ma tanti piccoli accenni di progetti che la portano in giro per l’America. Assetata di libertà, e di quella cosa sempre desiderata ma spesso non trovata che usiamo chiamare indipendenza, racimola soldi ed emozioni nella speranza di arrivare ad una meta, al momento confusa e sconosciuta. Terribilmente insicura di se stessa e delle sue capacità di dare amore e qualsiasi altro tipo di sentimento, Megan si fa spazio in un labirinto di masse umane che si spostano ad un ritmo che lei sembra non comprendere del tutto. "Perché nessuno mi hai mai preparata a questo?" si domanda Megan. L’istinto di sopravvivenza l’ha tenuta a galla, ma ora ha bisogno di capire, di riavvolgere il nastro e far partire qualcosa. Qualsiasi cosa.

Divisa in 12 episodi, disegnata dal tratto assolutamente underground di Ryan Kelly (rigorosamente in bianco e nero), Local è senza ombra di dubbio una creatura del suo ideatore e scrittore, Brian Wood: dura, sincera, armoniosa e dannatamente umana.
Una lettura necessaria e indispensabile.

"Mi sono sempre sentita così scollegata dal mondo. Tutti gli altri sembravano avere uno scopo, una parte da recitare. Il college, il matrimonio, un buon lavoro..."
Share on Google Plus

About ComicsViews

0 commenti:

Posta un commento