Recensione: Johnny Dynamic

Il dito più forte dell'universo
di Giuseppe Nieddu

JOHNNY DYNAMIC
Autori: Andrea Dotta (testi e disegni), Simone Di Meo (disegni)
Formato: 96 pagine, colore, brossurato, 17x24, 10 €
Editore: ManFont

Un cacciatore di taglie senza scrupoli e dal passato oscuro, lo spazio sconfinato il suo territorio di caccia. Non c'è missione che Johnny Dynamic non accetti, se è bene retribuita. E bisogna pagarlo bene perché sta risalendo la china, entrando nella top 100.
Ma lui, il protagonista, è....un dito antropomorfo con tanto di unghia! E il suo partner è una mucca. 

Tali sono gli elementi base di queste vicende. divertenti e di facile lettura. A prima vista sembrano destinate ad un pubblico giovane, ma lasciarsi influenzare dall'aspetto comico dell'opera sarebbe un grosso errore. Queste sono storie che devono essere lette su più livelli. Infatti, sotto la verve comica, si può scorgere una sottonarrazione pregna di solitudine, di fiducia, di sogni e di bisogni.

Johnny è spietato, ama menare le mani ed ogni volta che l'obbiettivo entra nel suo raggio, non ha scampo. Ma anche lui ha un lato fragile, che viene rivelato piano piano, attraverso indizi, ricordi e illusioni. 
I "cattivi" alla fine, non risultano così malvagi. La punizione arriva puntuale, ma quasi si spera che anche loro abbiano il loro riscatto. O la loro rivincita.

Il tutto è ottimamente sceneggiato da Andrea Dotta, creatore di JD, con stacchi narrativi energici e inquadrature cinematografiche, condite da un ottimo citazionismo.
I disegni, sia dello stesso Dotta che di Simone Di Meo, disegnatore della terza storia, sono divertenti e ben colorati. Caricaturale, surreale e fantascientifico, il risultato è dinamico e piacevole.

Come già accaduto in questi ultimi anni anche a molti altri fumetti, Johnny Dynamic è nato sul web e approda ora su carta grazie a ManFont.
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