Recensione: Dampyr 85

Cajelli ci tiene col fiato sospeso
di Alessandro Neri

DAMPYR 85
Autori: Mauro Boselli (testi), Fabio Bartolini (disegni), Enea Riboldi (copertina)
Formato: 98 pagine, b/n, brossurato, 21x16, 2,50 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

Non è spesso facile rendere in un fumetto, soprattutto se di sole 96 pagine, la suspense degna di un film di Polanski o del primo De Palma. Cajelli ci riesce senza problemi, ovviamente coadiuvato dai bei disegni di Bartolini.
Per diverse pagine il lettore non fiata. Legge e basta, mentre la voglia di girar pagina e saperne di più aumenta, la voglia di vedere il primo morto sale. E invece no. Bisogna aspettare un bel pezzo prima che la carneficina inizi e che il Dampyr possa entrare in azione.

In realtà la storia è piuttosto semplice: nel bel mezzo di una bufera, l’aereo che riporta Harlan e Kurjak in Europa dalla precedente avventura (La congrega della lune calante), si schianta in un piccolo aeroporto del Canada.
I due eroi balcanici si ritrovano bloccati nell'aeroporto con altre 11 persone: quelli che ci lavorano e un potente medium, fatto precedentemente venire per delle storie di fantasmi. Ed è proprio con degli spiriti avrà a che fare.

Una storia priva di grande azione, ma pregna di tensione.
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