Recensione: Caravan 8

Il gioco della guerra
di Davide Paolino

CARAVAN 8
Autori: Michele Medda (testi), Maurizio Gradin e Werner Maresta (disegni), Emiliano Mammucari (copertina)
Formato: 98 pagine, b/n, brossurato, 21x16, 2,70 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

Ottavo numero della miniserie di Michele Medda: la fine è all’orizzonte e si attendono ancora sviluppi fondamentali nella trama. Intanto, nel viaggio verso l’indefinito, assistiamo al divertente “Gioco della guerra” dei militari presenti nella carovana. Un albo atipico, che si dimentica o fa finta di dimenticarsi per gran parte della trama della famiglia Donati, che cerca di trovare spazio con qualche aneddoto del passato. La grande Storia, in una parentesi a Milano, si intreccia con gli inseguimenti nei boschi degli elmetti verdi, e trova la sua conclusione del diario di Davide, questa volta molto estraneo alla vicenda. Ma la vera sorpresa di questo albo si effettua nelle ultime pagine, quando si ha uno stravolgimento eccezionale di tutto l’albo appena letto. Medda sa stupire i propri lettori e ci riesce ancora una volta.

I disegni di Gradin e Maresta sembrano artificiali, in molte occasioni abbiamo l’impressione di tornare indietro nel tempo, quando con la penna magica si coloravano gli album da disegno pieni di puntini. Un tuffo nel passato insomma, ma ne fuoriesce un disegno strano, quasi computerizzato.

La copertina di Mammucari, invece, è molto evocativa. Ritrae la guerra, punto cardine dell’albo, in una visuale perfetta e, addirittura, celestiale.
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