Recensione: Brendon 71

Ritorno ad Arkhem
di Claudia Calvisi

BRENDON 71
Autori: Claudio Chiaverotti (testi), Esteban Maroto (disegni), Massimo Rotundo (copertina)
Formato: 98 pagine, b/n, brossurato, 21x16, 3 €
Editore: Sergio Bonelli Editore

La ragazza del fiume è la prima metà di una storia in due albi che promette di colpire al cuore il nostro Cavaliere di ventura. Ma non ci è dato sapere in anticipo come. Qui possiamo solo indovinare ad opera di chi, seguendo il Brendon di Chiaverotti che, sempre fedele a sé stesso e al suo senso di giustizia, ritorna ad Arkhem per riportare a casa la dolce Fair.

Dietro l'inquietante copertina densa di colore, che tanto ci richiama alla mente il diabolico Sweeney Todd di Tim Burton, troveremo un altro barbiere, più inconsapevole del primo: lo sparuto e inoffensivo Stanley, che oppresso dalla gigantesca moglie e dall'apprensiva madre, teme la vita perché per lui ha le sembianze di esseri mostruosi. Su tutti incombe una vecchia e pericolosa conoscenza di Brendon, il mefistofelico alchimista Trevanian, che dalle segrete in cui è stato rinchiuso attende paziente.

Un piccolo compendio di paure fin troppo reali: paura della vita, delle cose, dell'amore nel medioevo post catastrofico popolato da un umanità sopravvissuta a se stessa e da scienze sconfinate nella magia, tanto ben dipinto dalla mano precisa, elegante e dettagliata del bravissimo Maroto

Un buon prologo insomma, aspettiamo anche noi.
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